LA SITUAZIONE
Quaranta clochard dormono a Malpensa
Secondo i dati, i senza fissa dimora presenti sono calati negli ultimi mesi. Intensificati gli incontri per fare il punto sui progetti

L’11 luglio si è tenuto, presso la Sala “Malpensa Center” del Terminal 1 dell’Aeroporto Internazionale di Malpensa, un incontro volto a fare il punto sull’attuazione del protocollo “La gestione delle persone senza fissa dimora presso l'Aeroporto di Malpensa – protocollo operativo” e del progetto “Area (ri)-partenze”. L’iniziativa ha riaffermato l’efficacia del protocollo e il forte impegno congiunto di tutte le parti coinvolte nel garantire assistenza e prospettive di reinserimento alle persone più vulnerabili, senza perdere di vista i profili di sicurezza pubblica.
I DATI DEI PROGETTI
Il numero di coloro che dimorano negli spazi aeroportuali ha registrato una diminuzione rispetto ai mesi invernali, attestandosi attualmente intorno alle 40 persone presenti. Queste ricevono assistenza sia dal punto di vista sanitario, grazie al personale dell’Asst Valle Olona, sia attraverso un accudimento più generale fornito dalle cooperative che hanno sottoscritto il protocollo, in particolare la Cri Comitato di Gallarate, la Caritas Ambrosiana, tramite la cooperativa Intrecci e i City Angels. Una novità significativa emersa dall’incontro è l’ingresso di “Progetto Arca” nella rete di collaborazione. Già operativa presso l’aeroporto di Linate, “Progetto Arca” ha offerto la sua esperienza e il suo supporto per rafforzare l’assistenza esistente. Questa partnership mira a garantire una presa in carico ampia delle persone senza fissa dimora, indirizzandole verso percorsi personalizzati di reinserimento sociale.
CABINA DI REGIA OGNI 15 GIORNI
La presenza di persone senza fissa dimora, specialmente nelle ore serali e notturne, richiede un coordinamento efficace tra tutti i soggetti che operano all’interno dell’Aeroporto, anche per garantire la sicurezza dello scalo. Per questo motivo, la tempistica degli incontri, finora coordinati da Enac nell’ambito di una sorta di “cabina di regia” con cadenza mensile, passerà a una cadenza quindicinale. Questo aumento della frequenza permetterà un monitoraggio e un’analisi più approfonditi delle problematiche e una valutazione più rapida degli interventi da attuare, facilitando l’individuazione di soluzioni sempre più efficaci e condivise e promuovendo la massima collaborazione. L’obiettivo è quello di continuare ad affrontare questa complessa sfida sociale con un approccio sinergico, garantendo un’assistenza integrata e prospettive concrete di percorsi che possano condurre auspicabilmente a un reinserimento sociale per le persone più vulnerabili.
L’INCONTRO
Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti di Enac, di Enav, di Sea, dell’Azienda socio-sanitaria territoriale Valle Olona, delle forze di polizia e di importanti associazioni sociali come Caritas Ambrosiana, Croce rossa italiana Comitato di Gallarate, City Angels e Progetto Arca Onlus. In video collegamento, era presente anche il delegato dell’assessore a Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità, Pari opportunità della Regione Lombardia.
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