IL GIALLO
Quei boati nella notte che allarmano Borsano
Episodi che si ripetono: petardi o armi da fuoco?

Sonni agitati fra le strade di Borsano: si è ripetuto due volte, la settimana scorsa, un misterioso boato notturno, paragonato da alcuni a una vera detonazione. Il fragore, tanto improvviso quanto isolato, si è fatto sentire persino da alcuni residenti di Sant’Edoardo, a testimonianza della sua intensità.
Domande inquietanti
Le segnalazioni, comparse tra giovedì e sabato sui gruppi social dei rioni, raccontano episodi analoghi a distanza di pochi giorni, lasciando aperta più di una domanda sulla loro origine. Il primo caso risale alla notte tra mercoledì 17 e giovedì 18 settembre, poco dopo l’una del mattino: «Intorno alla 1.15 ho sentito uno scoppio, sapete cosa è successo?», scrive il giorno dopo un’utente, con un post sul gruppo Facebook di Borsano. Sono in parecchi, nei commenti, a confermare di aver avvertito la stessa violentissima scossa, rilanciando interrogativi sulla sua natura. Un secondo boato viene segnalato tra venerdì 19 e sabato 20, questa volta alla 1.08 di notte, ancora sullo stesso gruppo borsanese: «Cosa è esploso dieci minuti fa?», chiede subito una residente in zona cimitero (via Lazzaretto), ricevendo riscontri ugualmente inquieti: «Veramente un gran botto!». Il racconto di chi ha lanciato l’allarme aiuta a rendere l’idea dello strano evento: «Poteva essere un petardo in un bidone o un colpo di pistola», ipotizza la residente, precisando in ogni caso che «è stata un’unica esplosione, secca e potente, che ha fatto vibrare i vetri di casa». Sul momento, «ho pensato a una bombetta infilata nel bidone degli abiti usati», racconta lei, immaginando che «poteva essere successo davanti al cimitero».
Il caso “maranzini”
La testimonianza, in effetti, si intreccia con altri aneddoti, su piccoli petardi lanciati da alcuni «maranzini» intorno al camposanto di Borsano. Un fastidio che, però, resta solitamente relegato al tardo pomeriggio, mai a orari così avanzati: «Sono dei ragazzini piccoli – dice la residente – non credo vadano in giro all’una di notte». La mancanza di ulteriori dettagli rende difficile stabilire se si tratti di bravate isolate o di fenomeni di altro tipo, né se i due casi siano davvero correlati. Sarebbe senz’altro di aiuto, per una ricostruzione esaustiva dei fatti, la segnalazione di indizi più concreti, come di eventuali danni causati dalle due esplosioni. Rimane intanto la sospetta coincidenza di orari – sempre intorno all’una – oltre a una nota preoccupante: il rimbombo di sabato 20 è stato così forte da spingersi fino a Sant’Edoardo, intorno al Tigros di viale Pirandello.
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