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Un litigio banalissimo, che a quanto pare sarebbe iniziato per questioni legate alle manovre di smaltimento dei rifiuti che il feritore, 43 anni, voleva buttare in discarica.

L’addetto alla piattaforma ecologica si sarebbe messo in mezzo per cercare di fare un po’ d’ordine, l’altro non l’avrebbe presa bene: da qui la lite sempre più violenta, finita con la coltellata che il 43enne ha tirato all’addetto, quattro anni più giovane.

È successo sabato 29 alla piattaforma ecologica di via Barbara Melzi. Era da poco passato mezzogiorno quando il 43enne si è presentato all’impianto con la sua auto. Doveva buttare gli oggetti di cui aveva riempito il baule, ma di fatto non è neanche riuscito a scendere dalla sua auto. A quanto pare, ad accendere le ire dell’addetto alla piattaforma sarebbe stata una manovra sbagliata. Il 43enne sarebbe stato subito ripreso, i due avrebbero cominciato a litigare. Toni sempre più accesi, fino a quando nelle mani del 43enne è spuntato un coltello. L’altro non si è tirato indietro, e al culmine del litigio è partita una coltellata. La lama è affondata per qualche centimetro nel gluteo dell’addetto alla piazzola, che ha cominciato a perdere sangue. A quel punto i colleghi hanno capito che la situazione stava scappando di mano e hanno telefonato al 112, chiedendo l’intervento di un’ambulanza e di una pattuglia dei carabinieri. Fortunatamente i soccorritori hanno confermato le prime impressioni: la ferita riportata dal 39enne non era grave, per rimettere le cose a posto sono bastati un paio di punti e un po’ di riposo.

Mentre l’addetto era trasportato in ospedale, i carabinieri della stazione di Rescaldina hanno interrogato il feritore.

Vista la prognosi emessa dai medici del pronto soccorso dell’ospedale di Castellanza, ora tocca al ferito decidere se sporgere o meno querela contro il suo aggressore, che potrebbe essere accusato di lesioni personali aggravate.

l.c.

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