DOPO LE PROTESTE
Riaprono gli uffici postali
Da stamattina in funzione quelli di Cajello, Sant’Antonino Ticino e Malpensa. Nei prossimi giorni altri sportelli li seguiranno

Da questa mattina, lunedì 18 gennaio, sono tornati operativi altri quattro uffici postali della provincia di Varese.
Dopo la lunga pausa causata dall’emergenza sanitaria e parecchie proteste da parte dei cittadini, riaprono gli uffici di Gallarate 1 (in piazza Diaz 2 nel rione Cajello), Malpensa 2000 (all’interno del Terminal 1) e Sant’Antonino Ticino a Lonate Pozzolo.
Gli altri in provincia
Questi saranno aperti dal lunedì al sabato. Sarà invece attivo per tre giorni alla settimana (martedì, giovedì e sabato) quello di Gurone a Malnate, mentre viene ampliato l’orario della sede di Cadrezzate, che passa da tre a sei giorni alla settimana, dal lunedì al sabato. Non solo: per il mese di febbraio è già prevista la riapertura dell’ufficio di Somma Lombardo 1 (corso Repubblica 54), mentre l’apertura di Gornate Olona e Varese 7 (via Monfalcone) passerà da tre a sei giorni settimanali. A quel punto la copertura sul territorio provinciale sarà quasi totale, considerando che, su 177 uffici afferenti alle filiali di Busto Arsizio e Varese, da oggi ne resteranno chiusi solo due: Besozzo 1 (ma è comunque a disposizione per tutta la settimana l’ufficio di via Bertolotti 40) e Somma (che, come detto, riaprirà a metà febbraio).
Il direttore
«Stiamo gradualmente uscendo dalla fase più complessa», spiega Marco Valsecchi, direttore della filiale di Busto Arsizio. «Certo, l’emergenza non può dirsi esaurita, ma cominciamo a vedere la luce in fondo al tunnel. Per quanto ci riguarda, la seconda ondata della pandemia è stata ancor più pesante della prima, perché stavolta il nostro personale è stato direttamente interessato da casi di positività dei dipendenti o dei loro familiari, con i relativi periodi di quarantena».
Per superare gli inevitabili disagi, Poste Italiane ha potenziato i processi di digitalizzazione delle operazioni. Precisa Valsecchi: «Abbiamo offerto ai nostri clienti la possibilità di effettuare molte operazioni senza presentarsi fisicamente in ufficio. Penso agli Atm Postamat, all’app Ufficio Postale, l’app BancoPosta, Postepay o www.poste.it. Proprio sul sito è possibile avviare le procedure di attivazione dell’identità digitale (Spid) che possono poi essere completate in ufficio in pochissimi minuti».
Evitare le code
Insomma, la tecnologia può sopperire in maniera rilevante alle criticità determinate dal perdurante stato di emergenza sanitaria.
«Agevolare gli accessi nell’ufficio postale in modo sicuro e ordinato è stato il compito più delicato in questi mesi», sottolinea il direttore. «Finora siamo riusciti a gestire il problema compatibilmente con le disposizioni vigenti, possiamo valutare anche di consentire l’ingresso di qualche cliente in più per evitare che soprattutto le persone anziane rimangano in coda al freddo. Questo però non dipende solo da noi». Dei 177 uffici provinciali, 115 sono dotati di Atm Postamat, mentre in 56 è possibile prenotare da remoto l’accesso allo sportello. Si punta a incrementare questi numeri.
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