MADRID
Roghi in Spagna, emissioni record carbonio, fumo in Scandinavia

(ANSA) - MADRID, 20 AGO - La crisi degli incendi che dai
primi di agosto sferzano il nordovest della penisola iberica ha
avuto un impatto devastante sull'ambiente, portando le emissioni
di carbonio in Spagna a livelli senza precedenti, mentre il fumo
dei roghi ha raggiunto i paesi scandinavi e ha compromesso la
qualità dell'aria in vaste aree, aggiungendo gli effetti
negativi a quelli prodotti dagli incendi in Canada. Secondo i
dati del Servizio di vigilanza atmosferica (Cams), di
Copernicus, il programma satellitare dell'Unione Europa, le
emissioni totali di carbonio dall'inizio dell'anno hanno
raggiunto la cifra record di 5,5 megatoni (MtC).
Questo valore segna il picco massimo da quando il Cams ha
iniziato a monitorare il parametro nel 2003 e supera di gran
lunga il record annuale precedente di 3,5 MtC. L'incremento è
stato esponenziale a partire da agosto, in coincidenza con
l'esplosione dei roghi.
Le particelle rilasciate dagli incendi nell'atmosfera "hanno
degradato gravemente la qualità dell'area nella Penisola e in
parte in Francia", segnala Copernicus. L'organismo comunitario
aveva registrato in Spagna circa 0,5 megatoni di carbonio emessi
fino agli inizi di agosto, mentre il livello è schizzato a 5,5
MtC per le decine di roghi, con effetti negativi sulla qualità
dell'area percepibili a migliaia di km a causa delle "grandi
quantità di fumo, soprattutto di particelle PM2.5" (rilevanti
per l'inquinamento atmosferico e con impatto significativo sulla
salute, ndr.), che hanno degradato la qualità dell'aria in vaste
aree, secondo lo scienziato del Cams, Mark Paddington, citato
dal quotidiano La Vanguardia.
Gli esperti di Copernicus definiscono il fenomeno
"eccezionale", con il fumo dei roghi che ha attraversato la
Francia, il regno Unito e ha raggiunto perfino i paesi
scandinavi, aggiungendosi a quello proveniente dagli incendi del
Canada. (ANSA).
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