GLI INCIVILI
Rubano fiori e vasi al cimitero
I cittadini lanciano un appello per il camposanto di viale Milano: ora servono custode e telecamere

Tre volte in dieci giorni. Questo è il numero di volte che la signora Antonietta ho dovuto portare i fiori, e non solo, sulla tomba del marito.
«Ho comprato tre vasi di ciclamini, due lumini ed anche un portavasi visto che il mio era sparito - racconta l'ottantaduenne signora - io mi chiedo come sia possibile».
Una situazione simile a quella del signor Stefano che, a causa di un ricovero prolungato in ospedale, ha potuto visitare la tomba della sua compagna di una vita, solo giovedì, dopo tre mesi di assenza.
«Ho fatto una triste scoperta - afferma - dopo aver preso un bel mazzo di rose e gerbere, i fiori preferiti da mia moglie ma il vaso contenitore (quello dove si versa l'acqua) era sparito ma i fiori finti erano ancora lì».
E, proprio grazie a questo stratagemma, da agosto, mese in cui Stefano per l'ultima volta ha depositato il mazzo di gardenie, nessuno si era accorto di niente. All'apparenza, la struttura esterna era intatta, solo un piccolo graffio visibile solo dopo un'attenta analisi, ma il vaso di rame era sparito.
«Questo non è la prima volta che accade - rimarca Stefano - l'anno scorso avevano tentato di sradicare il portavasi (anche quello in rame) ma, non so come mai, non ci sono riusciti, forse era troppo pesante o qualcosa li ha interrotti».
Il camposanto di viale Milano infatti, non è nuovo a questo genere di denunce tanto che nei mesi scorsi, in molti cittadini avevano fatto denuncia alle autorità competenti e sollevato il problema anche a mezzo social. C'è una cosa che i due malcapitati evidenziano, la mancanza di sorveglianza.
«O attivano le telecamere o ripristinano il servizio del custode che, secondo me è la scelta migliore perché - ricorda Antonietta - se avevi bisogno di aiuto, era disponibile. Io ora da sola al cimitero non vengo più».
«Non capisco come mai, le telecamere che sono state installate non vengono attivate» si domanda Adele che due volte a settimana accompagna Antonietta al cimitero «forse così il numero dei furti di rame e di fiori diminuirebbe».
Un pensiero condiviso anche da chi, di mestiere fa il fiorista a pochi metri dall'ingresso del Monumentale: «Per noi questo rappresenta anche una perdita».
Da un lato c'è chi per paura, sceglie di aspettare fino a pochi giorni prima delle festività per portare un fiore ai propri cari o, come ha fatto Adele qualche mese fa, dopo che le hanno portato via l'ennesimo portavasi, mette solo fiori finti in vasetti.
«Mi spiace per mia sorella, lei amava i fiori freschi, ma - commenta - ogni volta comprare un vaso o peggio il portavaso in rame è un costo».
Ma come mai io proprietari delle tombe se ne accorgono solo ora?
«Perché molte persone vengono al cimitero solo durante le feste comandate e, solo allora, si rendono conto che manca qualcosa» sottolinea uno dei fioristi che hanno un chiosco a poche centinai di metri dall'ingresso del camposanto centrale.
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