L’ALLARME
Rubati due motori fuoribordo
Assalto sul lago Maggiore alla barche ormeggiate tra i campi boe

Dopo l’allarme lanciato dalla Polizia Cantonale per l’aumento di furti su piccole e medie imbarcazioni ormeggiate sulle acque del lago Ceresio e del lago Maggiore, nella notte di lunedì scorso, 15 ottobre (il fatto è stato reso noto ieri, giovedì 18 ottobre) due “motori fuoribordo” sono stati rubati a Maccagno con Pino e Veddasca, in località Poggio, nei pressi di Zenna.
La razzia è avvenuta su imbarcazioni presenti tra i campi boe. Si tratta di un Mercury da 40 cavalli e tre cilindri, del valore di 5.000 euro, compreso di batteria, e di un Yahama 25 cavalli 4 tempi, del valore di 2.500 euro.
Le modalità sembrano sempre le stesse: i ladri, al calar della notte, arrivano con un furgone nei pressi dei pontili e con piccole imbarcazioni si dirigono verso le boe. Entrambi i mezzi vengono impiegati per nascondere la refurtiva che viene portata via staccandola dal natante tramite l’uso di cesoie o con attrezzi a lama calda, che tagliano lucchetti e fili collegati ai motori. Spesso, però, staccano le imbarcazioni (in prevalenza di proprietà di stranieri) dalla boa, le portano a riva, rubano i motori e poi lasciano alla deriva le barche.
Così capita che i carabinieri della compagnia di Luino, grazie all’uso della motovedetta CC 271, e i responsabili dei cantieri nautici della zona, debbano uscire in acqua per recuperare le barche alla deriva.
I malviventi, seguendo le statistiche citate dalle forze dell’ordine al di là del confine, sono in prevalenza originari dell’est Europa o dell’area dei Balcani.
In Canton Ticino i furti ammontano a circa una settantina dall’inizio dell’anno.
Ad essere colpita, però, è anche tutta la fascia al lago del Verbano: lo scorso mese, infatti, a Germignaga, è stato rubato un altro motore, sempre un Yahama dal valore di diverse migliaia di euro.
Già la scorsa estate, però, su Prealpina, era stata pubblicata la grave situazione in cui versava la Nautica Verbano, che denunciava l’emergenza legata alla sicurezza: era stato più volte colpito il deposito di imbarcazioni con numerosi furti verificatisi non solo in acqua, ma anche nella struttura in riva al fiume Tresa.
Una preoccupazione, quindi, che riguarda tutto il territorio dal basso Verbano fino a Locarno. Dal canto loro, invece, nella zona del Luinese, i carabinieri effettuano controlli sul lago regolarmente, sia nelle ore notturne che in quelle diurne, cercando di contrastare il fenomeno dei furti e di trovare, se possibile, gli eventuali ladri, che ormai operano ad ampio raggio, su tutto il territorio del Verbano, da Zenna a Sesto Calende.
Viene chiesto a tutti i cittadini, in qualsiasi caso di pericolo o di situazione ambigua, di contattare prontamente il 112, affinché le forze dell’ordine possano intervenire e cogliere in flagranza di reato i malviventi che continuano a colpire le acque del lago Maggiore.
© Riproduzione Riservata