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Terremoto politico a Saltrio: stamane, giovedì 25 marzo, per effetto delle dimissioni della maggioranza assoluta dei consiglieri comunali è caduta la giunta guidata dal sindaco Maurizio Zanuso, in carica dal 2016.

Oltre ai consiglieri d’opposizione del gruppo Saltrio Nuova, infatti, hanno rassegnato le dimissioni anche il vicesindaco Giuseppe Franzi, l’ex assessore Nicolò Castellano, già passato al Gruppo misto da mesi, e i consiglieri di maggioranza Daniela Sgrò e Luigi De Vittori. Con otto defezioni su dodici, il Consiglio comunale è sciolto e la gestione finirà in mano al commissario sino al giorno delle elezioni.

Antonio Sartorelli, capogruppo dell’opposizione spiega: «Ringrazio i colleghi per averci seguiti in questa scelta ma il nostro paese non poteva più permettersi una giunta immobile in un periodo storico così delicato».

«A cinque mesi dalle elezioni non avremmo voluto arrivare a un gesto così plateale - ha aggiunto Franzi - ma a parte il buon lavoro svolto sulle opere pubbliche, per il resto ha trionfato l’immobilismo più totale».

Per Giuseppe Leto Barone di Saltrio Nuova, il sindaco e la giunta si sono certo impegnati ma «i risultati sono stati fallimentari, a cominciare dalla gestione delle vaccinazioni durante l’emergenza a Viggiù».

«Il bilancio di pochi giorni fa, che abbiamo votato solo per senso di responsabilità - ha commentato Daniela Sgrò - ha sancito a mio parere l'incapacità della Giunta uscente di comprendere le emergenze attuali. I tagli lineari proprio dove invece sarebbero serviti più soldi, e cioè nelle spese correnti, il denaro dato a chi ne ha più bisogno, insomma, ne sono un esempio eclatante».

Caduta l’amministrazione, la gestione del Comune passerà per gli affari urgenti a un commissario prefettizio che sarà nominato entro brevissimo tempo, e che traghetterà Saltrio verso le prossime elezioni d’autunno.

r.w.

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