LA TRAGEDIA
Uccide la figlia e si suicida
I due corpi senza vita di Gualtiero e Gea Gualtieri trovati dai carabinieri nel box, accanto all’auto col motore acceso: l’uomo era malato, la ragazza invalida

Tragedia familiare nella notte in un’abitazione di via Agraria, a poche decine di metri dal confine italo-elvetico. Un uomo di 74 anni ha ucciso la figlia di 31 e si è suicidato con il monossido di carbonio, avviando il motore dell’auto parcheggiata in un piccolo garage e sedendosi su una poltroncina in attesa della morte.
A fare la tragica scoperta sono stati i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Varese, allertati dai parenti che da ore non avevano notizie dei due. Nel box la macabra scoperta: Gualtiero Gualtieri, ex insegnante e giornalista in pensione (alla Radio della Svizzera italiana) e la figlia Gea sedevano senza vita accanto alla Mini bianca con il motore ancora acceso.
Le due vittime abitavano a Varese: per compiere l’omicidio-suicidio, l’uomo ha deciso di utilizzare il garage annesso all’abitazione di proprietà della famiglia a Saltrio. Intorno alle 22 di domenica è salito sull’auto e si è diretto verso il piccolo paese ai confini col Canton Ticino, di cui era originario e dove era anche stato consigliere comunale negli anni settanta e ottanta. Qui, dopo avere scritto un biglietto di addio alla moglie, ha messo in atto il tragico rituale.
All’origine del gesto estremo pare esserci stata la disperazione dell’uomo che, ormai anziano e malato, da tempo si occupava della figlia disabile, cieca dalla nascita e invalida al 100 per cento. E così ha preso la decisione di farla finita e, entrato nel box, ha acceso il motore dell’auto, si è seduto ed ha atteso la fine. La morte risale alla notte, ma la scoperta della tragedia è avvenuta all’alba di oggi, quando una nipote, su insistenza della zia (la moglie di Gualtieri, a sua volta gravemente malata e costretta a letto) preoccupata per non aver visto tornare i suoi cari, ha chiamato i carabinieri.
Uscendo di casa, ieri sera, l’uomo aveva raccontato di avere intenzione di accompagnare Gea a un concerto di musica classica, di cui la giovane era appassionata. Ha invece diretto l’auto a Saltrio e, una volta nel garage, dopo aver sedato sé e la figlia con un calmante, ha acceso il motore e un cd di musica classica ed ha atteso la fine.
Le tragedie familiari come questa non sono purtroppo un evento raro nelle cronache, anche nel Varesotto, anche se è più frequente che un coniuge si suicidi dopo aver posto fine alla vita dell’altro. È il caso, nello scorso mese di aprile, avvenuto a Carnago, dove un uomo si è tolto la vita dopo avere ucciso la moglie.
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