Il liquame dei polli appesta Cascina Elisa
Non ci sarebbero pericoli di tossicità per lo scarico di diversi trattori

Una puzza terribile, un’aria irrespirabile soprattutto nella giornata di venerdì 20 settembre, ma in parte anche di ieri nella frazione di Cascina Elisa e nella zona di San Macario vicina al cimitero. Tanto che la gente era letteralmente esasperata, e per certi versi anche preoccupata, per un odore continuo insopportabile che costringeva a tenere chiuse le finestre di casa e prendeva alla gola.
Moltissime le telefonate giunte al comando dei carabinieri ed ai vigili urbani, al sindaco Enrico Puricelli, alla Protezione Civile e un’infinità di lamentele e di proteste della popolazione esternate via social network attraverso la bacheca.
Tutto è stato provocato, come ha fatto sapere ieri mattina, sabato 21 settembre, il sindaco Enrico Puricelli, previa certificazione della vigilanza urbana guidata dal comandante Edoardo Angotti, da uno scarico di liquami di sterco di pollo effettuato con diversi trattori da un’azienda, non di Samarate, su un terreno i cui proprietari sarebbero di Cascina Elisa e che si troverebbe quindi al confine con Busto Arsizio. Una cosa è certa ed è rassicurante, ovvero che non si sono pericoli di tossicità, ma sono ancora molti i punti oscuri da chiarire in una vicenda che ha allarmato e indignato non poco i residenti.
La protezione civile avvalendosi di un drone ha individuato il terreno incriminato e ha effettuato i primi rilievi e le prime provvisorie analisi. «Lunedì mattina - ha detto il sindaco - avvieremo un protocollo di indagine con i vigili per capire non solo cosa è stato scaricato, ma se ciò che è stato scaricato era autorizzato oppure no e anche se si siano superati i limiti previsti dalla legge».
A Samarate il problema delle puzze ritorna: nel luglio di un anno fa gli abitanti di Cascina Sopra avevano lamentato bruciore a occhi e gola a causa dell’aria irrespirabile.
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