DOPO LA TRAGEDIA
«La vita ci ha tolto un gioiello»
Parla il papà di Erika Giorgetti, la 36enne di Samarate morta sul Rothorn

Una intera comunità affranta e in lutto piange la sua concittadina Erika Giorgetti. La trentaseienne samaratese insieme all’amico Nicola Bertola, trentottonne originario di Vercelli, sono le due vittime dell’incidente in montagna sulla Cresta del Rothorn in Val d’Ayas.
La tragedia è avvenuta, in attesa delle ricostruzioni ufficiali delle forze dell’ordine, nel pomeriggio di giovedì 20 agosto con l’allarme scattato due giorni fa a causa del mancato rientro dei due amici. Le ricerche sono scattate nella tarda serata di giovedì con squadre via terra, poi nella mattina di ieri il sorvolo in elicottero che ha permesso l’avvistamento dei due giovani e il recupero delle salme.
Tra Ayas e Gressoney
Secondo una prima ricostruzione i due stavano percorrendo la cresta del Rothorn, nella zona di confine tra Ayas e Gressoney in Valle d’Aosta, in un tratto che non presentava apparente difficoltà ma, per cause da accertare, sono precipitate per cento metri e non sono più rientrati a Champoluc.
Nicola Bertola viveva da tempo ad Ayas dove svolgeva il lavoro di artigiano durante l’estate e lavorava con il gatto delle nevi in inverno mentre Erika era responsabile dell’ufficio turistico di Champoluc ed era residente a Morgex per un dramma che unisce due famiglie e due comunità. Erika era figlia unica, aveva lasciato la sua Samarate intorno ai vent’anni, era appassionata di montagna e i suoi genitori, mamma Fabrizia e papà Giuseppe, sono andati subito a Champoluc.
Il dolore della comunità
Tanto il dolore di tutta la comunità esternato dal sindaco Enrico Puricelli, da chi conosceva molto bene una famiglia nota e stimata in tutta Samarate, dalle associazioni territoriali e da molti cittadini. Papà Giuseppe infatti è stato vicepreside dell’Itis di Gallarate, attivo nell’ordine dei periti del collegio di Busto Arsizio, impegnato da sempre nell’Associazione Gemellaggi e con il Centro Internazionale Tavola della Pace di Assisi oltre che essere amico intimo e personale del responsabile nazionale della Protezione Civile Angelo Borrelli che, più di un anno fa, era venuto in visita, su iniziativa dello stesso Giorgetti, a Villa Agusta e al Museo Agusta a Cascina Costa. Tutto questo senza dimenticare l’impegno politico di Giorgetti, con una militanza socialista nel suo passato, con il ruolo di vicesindaco nella giunta del sindaco Amilcare Pozzi tra il 1970 ed il 1975. Anche mamma Fabrizia è molto conosciuta in città per avere educato diverse centinaia di bambini essendo stata maestra alle scuole elementari “Don Carlo Cozzi” nella frazione di San Macario.
Una famiglia conosciuta
Una famiglia nota ma che ha mantenuto sempre fermi i tratti della dignità e della riservatezza. Anche per questo sono molto apprezzati in tutto il territorio di Samarate e di tutte le sue frazioni.
Questo il ricordo commosso del primo cittadino Enrico Puricelli: «È un giorno di dolore per tutti noi samaratesi, la scomparsa di Erika rappresenta una grossa perdita per tutta la nostra comunità, io voglio esprimere la massima vicinanza a mamma e papà ed un abbraccio speciale a Giuseppe Giorgetti che per me è e sempre sarà un amico e una persona di valore ed elevato profilo umano». C’è anche chi ricorda la giovane Erika che da ragazzina, prima di lasciare da giovane Samarate, è stata impegnata per qualche anno nella banda cittadina. Una ragazza bella ed appassionata, piena di hobby e iniziative e carica di vita e che oggi Samarate piange commossa in attesa della celebrazione del funerale, fissata per martedì pomeriggio, 25 agosto alle 16 in piazza Italia.
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