DUPLICE OMICIDIO
Samarate, Maja: «Non volevo accadesse»
L’architetto è ancora in ospedale. «Spiegherò tutto»
«Non avrei mai voluto che succedesse una cosa del genere, voglio spiegare e raccontare tutto quel che è accaduto al giudice»: Alessandro Maja è ancora ricoverato nel reparto di psichiatria di Monza. Nel tardo pomeriggio di venerdì gli avvocati Enrico Milani e Sabrina Lamera sono riusciti a fargli visita ma l’architetto accusato di aver massacrato la famiglia, non era ancora in grado di mettere a fuoco dinamica e origine di quella furia omicida, nemmeno con i suoi difensori. Ma una cosa l’ha detta: non c’è stata alcuna premeditazione. «Spiegherò cosa è successo», ha assicurato senza però scendere in dettagli.
A giorni il cinquantasettenne di origini milanesi verrà trasferito in carcere, il gip Luisa Bovitutti fisserà l’interrogatorio non appena i medici lo dichiareranno idoneo ad affrontare l’udienza. Ieri mattina il medico legale ha eseguito le autopsie sui corpi della moglie Stefania e della figlia sedicenne, Giulia e a quanto pare nulla di inaspettato sarebbe emerso dall’esame.
© Riproduzione Riservata