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Samarate, Nicolò Maja: «Mio padre mi ha scritto gli auguri di Natale»
Il giovane sopravvissuto alla strage ospite a “La vita in diretta”

«Mio padre mi ha mandato una lettera in cui mi augurava buon Natale, non sapendo che ormai i natali non saranno più come una volta. Mi scrive come se la mia vita fosse uguale a prima ma non lo sarà più, perdono non ci può essere». Nicolò Maja, unico sopravvissuto alla strage di Samarate compiuta dal padre Alessandro, è stato ospite nel pomeriggio di ieri, giovefì 28 dicembre, al programma Rai “La vita in diretta”, condotto da Alberto Matano.
Affiancato dai nonni Ines e Giulio, ha fatto il punto sulla sua situazione attuale e sulla lunga attesa per essere sottoposto a un delicato intervento chirurgico alla testa.
«Lui ha la vita davanti, noi non possiamo campare fino a 120 anni - ha detto nonno Giulio -. Chiediamo che Dio ci dia un po’ di salute e di stare qui per lui. È solo lui infatti che ci dà la forza, altrimenti noi saremmo già da mia figlia e da mia nipote».
«Il mio sogno - rimarca Nicolò - sarebbe quello di poter fare il pilota e pilotare di nuovo gli aerei».
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