IL PROGETTO
San Fermo si mette a fare sport
Nel nuovo polo scolastico cinque campi da paddle e l’attrezzatura da parkour

Nel nuovo polo scolastico di San Fermo spuntano cinque campi da paddle e l’attrezzatura per il parkour.
Il consiglio comunale ha approvato ieri sera, giovedì 22 giugno, una modifica al progetto unitario che comprende la creazione di due polarità sinergiche nel quartiere di San Fermo: una scolastica, con la trasformazione del plesso Don Rimoldi, e una sportiva, con la realizzazione di un nuovo impianto multifunzionale in grado di ospitare tutte le discipline sportive legate alla Federazione Arrampicata Sportiva Italiana. E non solo, perché con la modifica al progetto si aggiungeranno altre funzionalità.
NUOVO POLO SPORTIVO
«Il quartiere di San Fermo sarà così protagonista con un nuovo polo sportivo - ha detto ieri in consiglio comunale l’assessore Andrea Civati - Un progetto funzionale che garantirà la massima sostenibilità economica di tutto l’intervento e risparmierà ulteriori investimenti all’amministrazione».
IL PROGETTO
Oltre alla già citata palestra di arrampicata finanziata dal Pnrr e «suddivisa in aree tematiche, tre delle quali destinate principalmente alle diverse discipline del Boulder, Lead e Speed», ci sarà un bar con area ristoro e somministrazione, cinque campi da paddle coperti, un’area attrezzata per il parkour e un parcheggio pubblico con 100 posti auto a servizio dell’impianto sportivo. «Nella realizzazione della struttura sarà centrale la limitazione dell’impatto ambientale, con l’utilizzo ad esempio di materiali riciclati e rinnovabili - ha aggiunto l’assessore - Si concretizza la strategia di Varese come città degli sport con alcune eccellenze: il nuovo Palaghiaccio, il canottaggio, il ciclismo e il rugby sono sport, erroneamente definiti “minori”, ma che si coniugano bene con la vocazione della città».
LE MODIFICHE
Sarà il raggruppamento di imprese formato dalla Capital Padel s.r.l. di Leno, la Orobia Climb s.r.l. di Curno e la Hana s.r.l. di Milano a realizzare il nuovo polo sportivo, per cui sono state necessarie alcune modifiche al progetto iniziale. I cinque campi da paddle sorgeranno al posto di quelli che inizialmente erano due campi da calcio e saranno indoor, quindi la superficie coprente non sarà più di 1.055 metri quadri ma di 3.622, così come l’altezza delle strutture passerà da 16 metri a 17,50.
LE PERPLESSITÀ
L’“aggiornamento del piano unitario”, come è stato definito, non ha però convinto le opposizioni che hanno avanzato una serie di obiezioni in ordine all’iter seguito dall’amministrazione in questo procedimento e ai fondi destinati. «Ci sembra tutto poco trasparente - ha detto la capogruppo della Lega Barbara Bison - Questo progetto risale alla precedente amministrazione, ma fino ad oggi, in nessun caso, lo si è mai sentito definire come un paternariato pubblico-privato e l’intera copertura finanziaria è sempre stata riferita al Pnrr. Solo pochi giorni fa, durante una veloce commissione, scopriamo la reale natura del progetto e alla spicciolata ci viene anche chiesto di approvare delle modifiche come fossero ordinaria amministrazione, ma che in realtà sono sostanziali».
Il progetto è comunque passato con i voti della maggioranza dei consiglieri e i complimenti alla giunta «che non solo ha dimostrato la capacità di intercettare risorse che arrivano dal pubblico e dal privato-– ha detto il presidente della commissione urbanistica Domenico Marasciulo (Pd) - ma anche di saperle investire in aree di impatto, come può essere quella di San Fermo, per una riqualificazione concreta del quartiere».
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