L’ALLARME
Attenti ai rapinatori seriali
Due malviventi diversi stanno ripulendo negozi di Saronno e Varese: cresce l’ansia nei commercianti

Allarme rapinatori seriali in provincia: due vicende piuttosto analoghe stanno allertando le forze dell’ordine di Saronno e Varese.
Rapine multiple, compiute probabilmente dalla stessa persona. Due casi, due ladri differenti.
A Saronno lo chiamano il bandito solitario. Ha colpito ancora. Tutto fa pensare che sia la stessa persona che nel tardo pomeriggio di giovedì 30 gennaio aveva preso di mira il bazar di via San Giuseppe «Di tutto un po’»: è tornato in azione nel pomeriggio di domenica 2 febbraio al bar all’angolo fra via Biffi e via Roma, proprio di fronte all’oratorio della Regina Pacis.
È dove spesso si fermano per un tè o un caffè le mamme che accompagnato i figli all’oratorio, ma nell’occasione, erano circa le 18, nei locale - il “Pol & Son” - non c’era quasi nessuno. È accaduto tutto molto rapidamente: lo sconosciuto è entrato a volto scoperto e ha estratto una pistola con la quale ha minacciato la barista, a cui ha intimato di consegnare quel che c’era in cassa, circa 300 euro.
Arraffati i soldi il malvivente è subito scappato a piedi, facendo perdere le tracce nelle strade del quartiere campo sportivo, alla periferia cittadina.
Sia la descrizione del rapinatore sia la dinamica dei fatti sono praticamente identiche rispetto a quanto avvenuto giovedì 30 al bazar del centro e dunque tutto fa pensare che si tratti davvero della stessa persona, che potrebbe essere responsabile anche della precedente rapina avvenuta a Cassina Ferrara dove poco dopo la chiusura il gestore del bar del centro sociale di via Prampolini era stato “alleggerito” dell’incasso, poche decine di euro.
In quel caso - l’episodio si era verificato a metà gennaio - la dinamica dei fatti era stata lievemente differente, perché la rapina era avvenuta non all’interno del locale ma nel parcheggio all’esterno, dove il bandito solitario aveva atteso al varco il gestore del centro sociale.
Era appena salito in auto quando si era trovato davanti alla portiera il delinquente che brandiva la pistola. Era stato costretto a consegnare i soldi, che teneva in una scatola di latta. In tutto il bottino era stato di una cinquantina di euro.
Sui tre episodi sono in corso le indagini dei carabinieri di Saronno.
A Varese invece la paura è la stessa e la vicenda è davvero analoga: in questo caso il rapinatore semina il panico, ma se ne va senza portare via quasi nulla.
Altre due rapine sono avvenute, a distanza di un paio di chilometri l’una dall’altra, lungo la stessa strada, nella serata di lunedì 3 febbraio, verso l’orario di chiusura.
A essere presi di mira dal ladro, prima un negozio per animali di via Sanvito, poi, proseguendo lungo la direttrice che dal centro porta a Masnago, in via Caracciolo, al negozio per bambini (Chicco), a due passi dal territorio del Comune di Casciago.
Un rapinatore solitario, armato di una pistola probabilmente giocattolo.
Le informazioni sono frammentarie e le indagini della polizia vengono condotte nel più stretto riserbo. Di certo il dubbio che si tratti dello stesso malvivente è lecito, se non altro perché due rapine nella stessa sera a Varese e a distanza geografica e temporale così limitata, sono (per fortuna) avvenimento più unico che raro.
Sulle tracce del malvivente vi sono gli agenti della Squadra Volante e della Squadra Mobile della Questura.
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