MICROCRIMINALITÀ
Mazzate alle vetrine
Nuovo episodio nelle strade del centro, stavolta ai danni di un ristorante
Prima le scuole e le auto parcheggiate, ma ora il tiro si alza e c’è da registrare anche una spaccata avvenuta la notte scorsa alla “trattoria giapponese” di via Tommaso Grossi. Prosegue dunque a Saronno la serie di episodi notturni di microcriminalità, che probabilmente hanno un unico filo conduttore.
E che comunque si svolgono sempre con le stesse modalità, ossia con modi molto bruschi e con dei bottini che, al massimo, sono costituti da una manciata di monetine.
Sono già in tutto una quindicina i furti, fra tentati e riusciti, che si sono verificati nelle ultime settimane in città ai danni, tra gli altri, del palazzo municipale di Saronno, dell’Istituto tecnico commerciale “Zappa“, dell’Ipsia “Parma“, dell’elementare “Rodari” e della scuola dell’Istituto Padre Monti. Sempre uguale il copione: sono stati aperti e svuotati delle monete i distributori automatici di bevande. Nel mirino anche la casetta dell’acqua in piazza dei Mercanti mentre fra via Bormio e via Valganna in periferia sono stati rotti i vetri di diverse auto posteggiate per rubare le monete lasciate negli abitacoli. E furti alla scuola d’infanzia “Aquilone” di Uboldo e alla primaria di via Piantanida a Origgio.
Dunque l’ultimo blitz si è verificato l’altra notte: ieri mattina sono stati i titolari di quello che è uno dei più apprezzati ristoranti di cucina asiatica della zona, la “Trattoria giapponese Murataya Made in Tokyo” di via Grossi, all’angolo con piazza Caduti saronnesi, a scoprire l’accaduto e dare l’allarme. Con una grossa pietra o forse un martello qualcuno, nel corso della nottata, ha cercato di sfondare la parte bassa della porta di ingresso e una delle vetrine del ristorante. In entrambi i casi le vetrate anti-sfondamento hanno però fatto il loro dovere ed hanno retto all’urto: si sono scheggiate, ma non si sono infrante. Così lo sconosciuto (ma non è certo che ad agire sia stata una sola persona) ha dovuto rinunciare all’impresa. Non è chiaro cosa volesse prendere: ovviamente nella cassa dopo la chiusura non viene mai lasciato denaro contante; ma forse mirava a rubare le derrate alimentari. Il danno, per i ristoratori, è stato comunque consistente, visto che ora dovranno sostituire i vetri irreparabilmente rovinati.
Su questo e su tutti i precedenti episodi sono in corso le indagini dei carabinieri della Compagnia di Saronno, che sono sempre alla ricerca di testimoni e intanto stanno compiendo anche un lavoro certosino nell’esaminare le registrazioni delle tante telecamere di sicurezza (comprese quelle collegate con il sistema comunale di videosorveglianza) che sono collocate nel centro e nelle vicinanze degli istituti scolastici visitati dai ladri, con la speranza che in qualche fotogramma sia immortalato se non un volto almeno un particolare utile.
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