BOTTA E RISPOSTA
Scontro tra Cassani e la “Bersagliera”
Sulle dimissioni di Thomas Valentino, consigliere comunale di Gallarate. Il team Vidoletti sui Social: «La Lega perde credibilità» La replica: «Pensate agli abitini di pailettes»
Le dimissioni da consigliere comunale di maggioranza Thomas Valentino, eletto nella Lista Cassani, hanno provocato uno scontro - tutto Social - fra il sindaco di Gallarate, Andrea Cassani, e il Team Angelo Vidoletti di Varese guidato dalla “bersagliera” Stefania Bardelli, ex esponente del “Mondo al Contrario” dal quale è uscita in polemica col generale Roberto Vannacci.
Ebbene, il team Vidoletti ha postato su Facebook la notizia appunto delle dimissioni di Valentino (con foto sulla notizia di Cassani e Valentino) commentandola così: « E la Lega varesina perde consiglieri e credibilità. A Gallarate si dimette il consigliere comunale Thomas Valentino: “Smetto di assistere a ore di ‘nulla’, di giochi di contraddizioni solo perché ‘fa parte del gioco’», corredando lo scritto dai simboli delle mani che applaudono e del cappello.
Una provocazione alla quale Cassani, sindaco e segretario provinciale della Lega, ha prontamente risposto con un commento: «Solo una mente limitata o una persona in malafede può postare una notizia così con l’intento di travisarla. Le “ore di nulla” sono quelle che le opposizioni fanno perdere alla maggioranza. Demagogia che difficilmente può essere compresa da un civico quale è Thomas Valentino. Nessun cenno agli elogi per il sottoscritto e per la maggioranza. Siete l’essenza del nulla. Quindi state sereni e pensate agli abitini di paillettes da esibire nelle vostre cene natalizie». Quest’ultima stoccata sembra riferirsi in particolare a Stefania Bardelli.
Botta e risposta e finita qui? No, il terzo atto l’ha vergato su Fb il Team Vidoletti: «Andrea Cassani parla di “menti limitate”, ma l’unico limite evidente è il suo: quello di chi, davanti a una donna che fa politica, riesce solo a ridurla a un vestito di paillettes (in questo caso, si trattava più appropriatamente di un abito tricolore, indossato alla cena di lancio del nostro Movimento. La sua non è ironia né polemica politica: è una frase offensiva e maschilista che dimostra quanto a certi uomini dia ancora fastidio vedere una donna libera, visibile e determinata nello spazio pubblico». E ancora: «Quando non si hanno argomenti, si attacca l’abbigliamento. Quando non si sa rispondere alla politica, si prova a svilire la persona. Pensi alle elezioni comunali, sindaco, visto che è segretario provinciale di un partito che perde consensi a Varese giorno dopo giorno. Non agli outfit della Bersagliera…».
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