L’ANNUNCIO
Valentino si dimette: «Smetto di assistere a ore di “nulla”»
Lascia il consigliere comunale della lista Cassani. Al suo posto entra Claudio Di Trani
«Smetto di assistere a ore di “nulla”, di giochi di contraddizioni solo perché “fa parte del gioco”». È con questa frase, tagliente e definitiva, che Thomas Valentino mette il punto alla sua esperienza in Consiglio comunale. Questa mattina, martedì 16 ottobre, il consigliere della lista Cassani ha protocollato le proprie dimissioni dal ruolo di consigliere comunale. Al suo posto entrerà Claudio Di Trani, pronto a subentrare tra i banchi del consiglio.
«I’M DONE»
Una decisione maturata nel tempo e affidata a una lettera che ha il tono di un congedo netto, quasi liberatorio. «I’m done», scrive Valentino, ringraziando il sindaco Andrea Cassani per avergli fatto conoscere «un mondo nuovo», ma ammettendo anche di aver compreso, dopo molti tentativi, che «un leone non potrà mai essere un animale domestico». Parole che raccontano il disagio di chi si è sentito costretto a recitare una parte che non gli apparteneva più. Valentino rivendica con forza la sua identità fuori dalla politica: imprenditore impegnato a creare lavoro e uomo di sport, alla guida di una realtà che coinvolge oltre 900 ragazzi nella pallacanestro. «Devoto nel generare opportunità, posti di lavoro o semplicemente regalare un sorriso», scrive, contrapponendo la concretezza dell’impegno quotidiano a una politica che, a suo giudizio, troppo spesso si perde in rituali vuoti. «Per me la gente non è un gioco, le famiglie non sono un gioco, la vita reale non sarà mai un gioco».
CALA IL SIPARIO
Non mancano i ringraziamenti: alla giunta comunale, definita «fatta di persone vere», e a chi, dentro e fuori dall’aula, ha condiviso percorsi e progetti. Ma resta anche un’ammissione sincera: «In Consiglio comunale avrei voluto dare di più… forse non ne ho avuto modo e forma». Da qui la scelta di un “passo laterale”, per tornare a incidere dove sente di poter essere davvero se stesso. «Non si può chiudere un tornado dentro un vasetto del pesto», scrive, lasciando un’immagine che vale più di molte spiegazioni. Il sipario cala così su un’esperienza politica breve ma intensa, segnata da parole che non passano inosservate e che aprono una riflessione più ampia sul rapporto tra politica e vita reale. Ora il testimone passa a Claudio Di Trani, mentre Valentino torna alla sua Gallarate «con più forza», lontano dall’aula consiliare ma non dall’impegno per la città.
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