PARLANO I NUMERI
“Non ho i soldi per l’affitto”: sempre più sfratti in Lombardia
Preoccupa la disomogeneità. Varese ha il doppio dei provvedimenti e degli stabili inagibili rispetto a Como

Sempre più sfratti. Il problema è stato sollevato da Matteo Dominioni durante il quarto congresso territoriale del Sicet Cisl dei Laghi a Varese, quando è stato nominato segretario generale del Sindacato inquilini, casa e territorio. Nel 2023 i provvedimenti di “disdetta” a Varese sono stati 802, e rientravano nelle oltre 40mila convalide in Italia. Rispetto al periodo post-pandemia non si è registrato un aumento degli sfratti in Italia: il numero a livello nazionale è rimasto stabile. Ma esiste una evidente disomogeneità con cui questi provvedimenti si distribuiscono nel territorio. La Lombardia, per esempio, ha registrato un aumento significativo di convalide.
IL PROBLEMA È LA DISOMOGENEITÁ
La soluzione a questa disomogeneità sembrerebbe essere una normativa nazionale, come è stato proposto da Dominioni. In soldoni, una regola che garantisca fondi per sostenere chi non riesce più a pagare l’affitto per una riduzione inaspettata del reddito o per altre circostanze che non permettono più di stare ai patti del contratto. Un aiuto per le famiglie più fragili o “fragilizzate”, quindi, che venga proposto a livello statale o ancora meglio che sia indirizzato ai Comuni che necessitano di risorse specifiche, secondo quanto suggerito dai dati. Così i Comuni interessati potrebbero costruire un numero di alloggi adeguato alle condizioni socioeconomiche delle famiglie sottoposte a sfratto o pignoramento immobiliare della prima casa.
GLI ESEMPI IN PROVINCIA
Insomma, c’è una mancanza di attenzione strutturale per garantire il diritto all’alloggio, e questo peggiora le condizioni delle famiglie più povere. E i numeri lo dimostrano. Esempio che salta all’occhio in provincia è quello di Busto Arsizio e Gallarate, come suggerito dal segretario generale. I quattro dormitori presenti offrono in totale una cinquantina di posti letto, sui quasi 140 mila abitanti delle due città. Situazione aggravata dal recente sgombero dei clochard dall’aeroporto di Malpensa in vista dei mondiali di sci del 2026 di Milano-Cortina.
IL CONFRONTO CON COMO
Come si piazza la provincia confinante con Varese? Como ha registrato, nel 2023, 403 provvedimenti di sfratto: quasi la metà dei provvedimenti varesini, nonostante il Comasco ospiti 600 mila abitanti, solo 200 mila meno rispetto al Varesotto. E per quanto riguarda gli alloggi pubblici inagibili? I dati parlano di oltre 1.500 stabili inutilizzati per carenze manutentive o perchè «sottratti alla loro destinazione sociale». Anche qui, il divario con Como ricalca i numeri per gli sfratti: 588 contro i 1000 di Varese. Dominioni propone una soluzione: ripristinare un fondo strutturale nazionale per l’edilizia residenziale pubblica e vincolare le risorse pubbliche alla realizzazione di alloggi a canone sociale.
LE RICADUTE SOCIALI
Ma quali sono i problemi che derivano da questo quadro? Prime fra tutti le ricadute sulla natalità. Questo dato in costante calo in Italia è ampiamente influenzato dalla difficoltà di accedere a un’abitazione a costi sostenibili. È necessario investire in politiche per l’affitto rivolte ai giovani e agli stranieri, risorse essenziali anche per il futuro demografico del nostro territorio.
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