LA POLEMICA
«Cara Selvaggia, provi con Uber»
Taxi senza Pos a Malpensa: la categoria attacca la Lucarelli

Caso Lucarelli, i tassisti di Malpensa in rivolta: «Perché non ha preso Uber?».
Sorpresa: la tanto reclamata app alternativa alle auto bianche stima il costo del tragitto tra Malpensa e il centro di Milano ben 131 euro, quasi il 40% in più della tariffa predeterminata dei taxi.
L’episodio di settimana scorsa, che ha visto protagonista la giornalista Selvaggia Lucarelli, che ha girato un video al posteggio taxi del Terminal 1 per denunciare il fatto che le auto bianche sono senza il Pos per consentire agli utenti di pagare con bancomat e carta di credito, ha provocato le proteste della categoria.
Fra i tassisti di Malpensa, difesi dalla diplomazia del presidente del Consorzio Taxi Malpensa Massimo Campagnolo («non ci sono giustificazioni, ma tra apparecchio e commissioni il Pos è un salasso per chi ha la tariffa predeterminata»), l’uscita della Lucarelli non è stata presa benissimo.
E in molti avrebbero voluto sfidarla suggerendole di «affidarsi a Uber», la app che si paga online e che i professionisti delle auto bianche vedono come il fumo negli occhi. Lo dicono ben sapendo che i tanto criticati 95 euro della loro tariffa «sottocosto» sono ben al di sotto del prezzo richiesto da Uber.
Basta utilizzare lo strumento che la app “made in Usa” mette a disposizione per la stima delle tariffe dei suoi operatori.
Per il tragitto dal Terminal 1 di Malpensa alla zona Fiera di Milano, quello richiesto dalla Lucarelli, le opzioni di prezzo che offre la app del trasporto sono due: 131 euro per il servizio “Black” (auto con guidatori professionali) e 186 euro per i servizi “Lux” e “Van”.
Stime, si legge, che dipendono da vari fattori. In primis il traffico, che sulla tratta Malpensa-Milano è variabile non da poco, se si considerano le frequenti code in superstrada ma soprattutto sulla Milano-Laghi in orario di punta.
Tanto che gli stessi tassisti di Malpensa, consultando il traffico in tempo reale, devono spesso ricorrere al tragitto alternativo, passando per la Malpensa-Boffalora e per la A4 Torino-Milano.
Opzione costosa, visto che «il pedaggio passa dall’euro e 70 dell’Autolaghi a ben tre euro e 50. Vuol dire lasciare giù 7 euro tra andata e ritorno contro i 3 euro e 40 del tragitto tradizionale».
Un salasso in più che ai tassisti di Malpensa, remunerati sempre e comunque con la tariffa predeterminata da 95 euro, provoca soltanto un’ulteriore riduzione del margine di guadagno.
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