LA “CURA”
Sesto, ultimi lavori al Ponte di ferro
In corso le operazioni di sabbiatura e tinteggiatura. Chiusa la strada sottostante

Ponte di ferro stradale e ferroviario sul fiume Ticino e il cavalcavia “Alessandro Marchetti” stradale e ferroviario del centro di Sesto Calende: i due “malati” di vecchiaia che si stanno rifacendo il look con la contemporanea messa in sicurezza delle loro strutture sono in questi giorni oggetto di interventi che preludono a breve alla conclusione della “cura” programmata.
SABBIATURA E VERNICIATURA
Fino a sabato 18 novembre è il ponte di ferro a fare cronaca con l’atteso intervento di sabbiatura e la verniciatura finale di grigio, il colore scelto dalla Sovrintendenza d’intesa con Rete Ferroviaria Italiana che ha commissionato i lavori ad un’impresa napoletana. La Polizia locale, per evitare danni ai veicoli che transitano sotto il ponte sulla Sp 69 in via Remo Barberi, ha disposto il senso unico alternato con semaforo dalle ore 22 alle ore 5 per consentire di svolgere i lavori in sicurezza e disposto la riduzione della velocità a 30 chilometri orari.
LA STORIA
Il “Punt da Fèer” fu costruito nel 1952 dopo i bombardamenti del 1939-1945 che distrussero durante la guerra il precedente, anch’esso in ferro realizzato nel 1882. L’attuale imponente struttura sovrasta il fiume Ticino mettendo in collegamento la riva lombarda di Sesto Calende con quella piemontese di Castelletto sopra Ticino, proprio nel punto in cui il Ticino esce dal Lago Maggiore per riprendere il suo cammino verso il fiume Po. È uno dei simboli di Sesto perché ha contribuito per la sua posizione strategica a far diventare la città una realtà economica molto importante nel corso della storia determinandone tutti i cambiamenti nell’economia, nella società e nel modo di essere della sua gente: le vecchie fabbriche storiche del vetro e dell’aeronautica hanno chiuso i battenti ma l’attività economica ha trovato nuovo sviluppo in altri settori dell’industria, dei servizi e del commercio.
LA VOCAZIONE TURISTICA
Ed è la sua vocazione turistica ad essere destinata a crescere. Il 2022 è stato l’anno che più ha fatto parlare e discutere le comunità sestese e castellettese del ponte a causa dei lavori necessari a ridargli sicurezza che hanno comportato la chiusura totale o parziale per alcuni periodi durante i quali l’impossibilità di poter varcare i confini regionali ha mobilitato i sindaci per trovare soluzioni alternative, come l’accordo con Anas per il pedaggio gratuito del tratto di autostrada A26 tra i caselli di Sesto e Castelletto e viceversa o il recente blocco del traffico ferroviario con la sostituzione dei treni al capolinea di Sesto verso Arona con autobus sostitutivi per i passeggeri diretti verso Domodossola.
La chiusura totale del ponte per circa un mese ha visto la riattivazione del traghetto tra le due rive del fiume grazie all’accordo tra i sindaci di Sesto Giovanni Buzzi e di Castelletto Massimo Stilo che aveva messo a disposizione il motoscafo di proprietà del Comune per favorire il trasporto di lavoratori, studenti e cittadini. Il servizio fu molto utilizzato, tanto che quest’anno i due primi cittadini rivieraschi hanno già sottoscritto un impegno a rilanciare il mezzo per la stagione turistica 2024.
I LAVORI
I lavori di messa in sicurezza del ponte (riasfaltato nel maggio scorso per il passaggio del Giro d’Italia) quest’anno sono proseguiti con l’atteso rifacimento dei giunti e del nuovo asfalto, intervento concluso pochi giorni prima del passaggio della tappa del giro d’Italia dalla Svizzera a Cassano Magnago. E ora il gran finale per il restyling completo.
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