IN TRIBUNALE
Shiva a processo, contestata anche la ricettazione della pistola
La Procura ha formulato una nuova accusa nei confronti del rapper legnanese. Accertata la provenienza furtiva dell’arma usata nell’aggressione

Ricettazione: è la nuova accusa rivolta a Shiva, la star 24enne del rap di origini legnanesi, già a processo con l’accusa di tentato omicidio e porto abusivo di arma da fuoco. Alla prima udienza, celebrata oggi, mercoledì 17 aprile, davanti all’ottava sezione penale del Tribunale di Milano, Andrea Arrigoni - questo il suo nome -, ha marcato visita.
LA PRIMA UDIENZA A MILANO
Per altro, l’udienza si è risolta nel giro di una decina di minuti. Giusto il tempo per il pubblico ministero milanese Daniela Bartolucci di contestare il nuovo capo di imputazione al rapper che, la sera dell’11 luglio scorso, mentre si trovava nel cortile antistante il suo studio di registrazione a Settimo Milanese, reagì ad un’aggressione che gli è costata la frattura della mandibola sparando alle gambe a due giovani esperti di arti marziali, rimasti entrambi lievemente feriti.
Le indagini hanno accertato la provenienza furtiva della pistola utilizzata da Shiva per sparare ai due aggressori, descritti come vicini al rapper rivale Rondo Da Sosa (non indagato in questa vicenda). Da qui l’accusa di ricettazione.
I LEGALI POTREBBERO CHIEDERE IL RITO ABBREVIATO
Il processo entrerà nel vivo con l’udienza del 20 maggio, durante la quale dovrebbe esserci l’acquisizione della lista testi prodotta da pubblica accusa e difesa, rappresentata nello specifico dagli avvocati Daniele Barelli e Marco Campora. Il condizionale è d’obbligo, anche perché potrebbe arrivare in extremis la decisione da parte della difesa di optare per il giudizio con rito abbreviato. Un’opzione che i legali del giovane rapper - agli arresti domiciliari a Milano dal 21 febbraio scorso dopo quattro mesi di detenzione a San Vittore -, stanno valutando con attenzione, sebbene resti forte la volontà di dimostrare che il loro assistito non sparò con l’intento di uccidere.
E mentre Shiva sta provando a incidere il nuovo album - il successore del best seller “Satana Sessions” potrà contare anche su collaborazioni eccellenti (una per tutti: Blanco) -, la pm Bartolucci ha chiuso le indagini contro i suoi due aggressori che, essendo stati risarciti, hanno rinunciato a costituirsi parte civile contro il rapper. Ai due sono contestate la violazione di domicilio e le lesioni.
© Riproduzione Riservata