IL CASO
Sparito un giubbotto antiproiettile, agente indagato per peculato
L’indumento è stato trovato a casa di un poliziotto della Locale di Nerviano-Pogliano. È accusato di appropriazione indebita di beni pubblici

Cosa se ne sarebbe fatto di un giubbotto antiproiettile fuori dal servizio non è chiaro. Qualche spiegazione l’agente indagato per peculato l’ha offerta ma le sue dichiarazioni per il momento sono coperte da segreto istruttorio. Sta di fatto che il dispositivo di protezione era a casa sua. Per il vigile del comando di Nerviano-Pogliano – guidato da Stefano Palmeri – si aprirà il procedimento disciplinare (non è il primo a suo carico), intanto la procura di Milano poterà a termine gli accertamenti sull’episodio in cui è coinvolto.
A maggio i superiori si erano accorti che il giubbotto non si trovava nell’armadietto in dotazione all’agente. Le indagini, affidate ai carabinieri della Compagnia di Legnano, sono arrivate al dunque quando è stata perquisita la sua abitazione ed è saltata fuori anche la giacca di protezione da colpi di arma da fuoco. Molti sono ancora gli interrogativi sull’uso e sulla destinazione di quel giubbotto. L’accusa di cui risponde al momento è peculato, ossia l’appropriazione indebita di beni pubblici da parte di un pubblico ufficiale di un incaricato di pubblico servizio.
L’articolo completo sulla Prealpina di sabato 2 agosto in edicola e disponibile anche in edizione digitale.
© Riproduzione Riservata