SUL CERESIO
Stop al battello dei frontalieri
Soppresso il servizio Porto Ceresio - Morcote. Prestifilippo chiama a raccolta i sindaci

È stata soppressa la tratta del battello Porto Ceresio-Morcote, ideata per i lavoratori frontalieri che hanno soprattutto l’area Lugano-Sud come meta di lavoro. Quest’epilogo era già stato annunciato da tempo da Società navigazione lago di Lugano, perché il percorso non registra numeri di passeggeri soddisfacente per poter mantenere il servizio.
L’INTERVENTO DEL SINDACO
Il sindaco di Porto Ceresio Marco Prestifilippo continua a sostenere lo sviluppo di un traffico su acqua quale alternativa ideale agli spostamenti su gomma, con tutti i problemi di traffico e smog che questi ultimi hanno come conseguenza. Per questo ha scritto ai sindaci di Morcote, Brusino Arsizio, Melide, Riva San Vitale, Bissone e Val Mara - oltre che ad Autorità di bacino lacuale Ceresio Piano e Ghirla e a Società di navigazione lago di Lugano - per incentivare la creazione di una rete di enti in grado di riaffermare queste esigenze di trasporto particolarmente sentite in un territorio, tra Italia e Svizzera, che economicamente si basa tanto sul frontalierato. Un’imperdibile occasione di rilancio è rappresentata dalla riapertura dell’attracco di Maroggia Lago dopo ben 95 anni in disuso e attualmente utilizzato quasi esclusivamente dai turisti.
«UNA RETE DI SCAMBIO INTERMODALE»
L’Amministrazione guidata da Prestifilippo è convinta che il lago debba tornare a essere la via di comunicazione principale tra le due comunità transfrontaliere, soprattutto nelle ore di punta, quando il traffico è congestionato sia sulle strade italiane che ticinesi. Si dovrebbe così puntare su una rete di scambio intermodale, di cui Porto Ceresio è il classico esempio, proprio per la presenza di un pontile di attracco del battello prospiciente la stazione ferroviaria e per la disponibilità di adeguate aree di sosta. Il sindaco portoceresino ha invitato i sindaci rivieraschi a partecipare a un tavolo di lavoro al fine di non trovarsi impreparati alla data della soppressione dell’attuale percorso e per studiare un nuovo e più efficiente servizio. Anche da parte svizzera i municipi dei paesi rivieraschi hanno chiesto al governo cantonale di creare una specie di hub del Basso Ceresio, caratterizzato dall’integrazione di rotaia e lago.
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