MOTTARONE
Stresa, le vittime salgono a 14
Non ce l'ha fatta il bambino di 6 anni gravemente ferito, in pericolo anche quello di 5 anni. Una fune ha ceduto nei pressi dell’arrivo della funivia, a quota 1.500

È salito a quattordici il bilancio delle vittime del gravissimo incidente avvenuto oggi, domenica 23 maggio, lungo la linea della funivia Stresa-Mottarone, che collega il porto lacustre con la cima del monte posta a quasi 1.500 metri di altitudine. La notizia è stata confermata dal sindaco di Stresa, Marcella Severino, tra i primi ad intervenire sul luogo del disastro.
Per cause al momento non ancora chiarite, una fune si è spezzata non lontano dall’arrivo, circa cento metri prima dell’ultimo pilone: una cabina è precipitata in uno dei punti con maggiore dislivello dell’impianto, recentemente riaperto dopo il lungo lockdown, da un'altezza di circa 35 metri.
Sul posto è immediatamente partita la macchina dei soccorsi, coordinata da vigili del fuoco e soccorso alpino: purtroppo è stato subito confermato che nella cabina precipitata si trovavano numerosi turisti. Coinvolti anche dei bambini.
Già allertati gli ospedali della zona, in particolare il “Castelli” di Verbania, il più vicino al luogo della tragedia, ma non è escluso il trasferimento di feriti in elicottero al Maggiore di Novara.
Due bambini, feriti gravemente, sono stati portati in codice rosso, con le eliambulanze, al Regina Margherita di Torino. Si tratta di un bimbo di 5 anni, che è grave ma cosciente, ma un altro bambino di 6 è ricoverato in rianimazione. Nel tardo pomeriggio, purtroppo, la tragica notizia: il più grande dei due bambini trasportati nel capoluogo piemontese non ce l'ha fatta. I medici del Regina Margherita erano stati costretti a rianimarlo, intubarlo e sottoporlo a Tac. Ma nel tardo pomeriggio il suo cuore si è fermato. Non si conosce l'identità del bambino: dall'ospedale è partito un appello per riuscire a identificare la vittima. In serata, purtroppo, si è appreso che si trattava di Mattia, il figlio della coppia di Vedano Olona rimasta uccisa nello schianto. Restano invece critiche ma stazionarie le condizioni del secondo bimbo ricoverato all’ospedale torinese, un piccolo di cinque anni in prognosi riservata.
Il bilancio delle vittime ha continuato a crescere durante le prime ore del pomeriggio: da quattro a sei ad otto. Poi, spostando la cabina, i soccorritori hanno scoperto i corpi senza vita di altre vittime, facendo arrivare il tragico conto fino a quattordici. Erano quindici, a questo punto, i turisti presenti nella cabina.
Tutte bloccate le strade che portano alla vetta del Mottarone per consentire un intervento il più rapido possibile ai soccorritori. Un camion dei vigili del fuoco si è ribaltato mentre saliva in vetta, fortunatamente senza feriti. Sul posto anche personale dei vigili del fuoco di Luino.
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