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Camping di Azzate, Striscia insiste
Terza puntata sul caso dei rifiuti mai smaltiti

Terza puntata di Striscia la Notizia dall’ex camping di Azzate e probabilmente non sarà neppure l’ultima. Max Laudadio è tornato sulle rive del Lago di Varese per documentare l’improvviso interessamento del Comune di Azzate ai rifiuti sparsi sui sette ettari del terreno. Macerie presenti da mesi e che improvvisamente si devono smaltire entro 7 giorni.
TEMPI LUNGHI PER LO SMALTIMENTO
«Cosa assolutamente impossibile – ha raccontato il proprietario Ivano Panzeri, che ha già contattato diverse imprese esperte in materia – Per fare un lavoro fatto bene bisognerà procedere spostando a mano il materiale per individuare i rifiuti speciali sepolti e poi si dovrà rimuovere il terreno potenzialmente inquinato». Intanto si sta procedendo alla messa in sicurezza con il sigillo dei rifiuti speciali a vista.
I COSTI
Un lavoro che non richiederà solo tempo, ma anche un esborso considerevole di denaro. Si parla di 800 mila euro, ma potrebbero essere di più, per un lavoro che era stato valutato molto meno. L’abbattimento e lo smaltimento delle casette abusive, secondo la perizia fatta dal fallimento in base alle indicazioni ricevute da una ditta specializzata, doveva costare poco più di 100 mila euro ed essere eseguito in 30 giorni. Sono passati otto mesi e il risultato è purtroppo sotto gli occhi di tutti.
GLI INTRECCI
Laudadio ha ripercorso la vicenda del fallimento e i curiosi intrecci societari che legano il curatore fallimentare l’avvocato Emanuele Caimi, ad un commercialista di Varese ed all’impresa a cui sono stati affidati i lavori mal eseguiti. «Ci auguriamo che le autorità competenti facciano presto luce sulla vicenda», si è augurato Laudadio. I Carabinieri di Varese stanno già indagando e non è da escludere il sequestro dell’area.
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