IL CASO
Striscia la Notizia all’Agenzia entrate
Max Laudadio torna a Gallarate, ma stavolta non in Comune: nel mirino la vendita di un terreno con multa da 40mila euro su un valore quintuplicato

Il lungo braccio di ferro tra Striscia la Notizia e l’Agenzia delle entrate – una vicenda su cui ha messo gli occhi la procura di Roma acquisendo i servizi mandati in onda dal noto tg satirico – ha fatto tappa anche a Gallarate.
L’inviato Max Laudadio ha fatto irruzione nell’ufficio territoriale di piazza Risorgimento chiedendo spiegazioni sull’ennesimo caso sollevato da un telespettatore. Cos’è accaduto lo ha raccontato davanti alle telecamere Laudadio nella puntata mandata in onda l’altra sera. Le registrazioni, naturalmente, risalgono a qualche settimana fa, tant’è vero che diverse persone avevano notato – e prontamente segnalato sui social network – la presenza delle telecamere di Canale 5 in città.
In sintesi un contribuente tempo fa aveva acquistato dal tribunale di Vercelli un terreno a Buronzo, piccolo Comune piemontese, dal valore di 55mila euro che poi aveva rivenduto sottocosto (a 53mila euro), facendosi certificare la cifra dal cancelliere del tribunale di Vercelli. Ciononostante, dopo un anno ha ricevuto un accertamento da parte della Agenzia delle entrate che aveva dichiarato che quel terreno doveva essere stato venduto a ben 250mila euro, dunque a un valore cinque volte superiore. «Per arrivare a quella cifra gli avevano paragonato il terreno con un altro che si trova a quindici chilometri di distanza, dunque imparagonabile», ha spiegato l’inviato di Striscia. «Sta di fatto che gli è arrivata una sanzione da 40mila euro che lui ha trattato a 14mila per chiudere la partita».
Del caso si è occupato proprio l’ufficio di Gallarate e così Laudadio si è materializzato in piazza Risorgimento alla ricerca del funzionario che aveva seguito la pratica. Non trovandolo, ha parlato con la direttrice Caterina Rizzo, che prima lo ha invitato a mettersi in contatto con l’ufficio stampa centrale di Roma (a cui anche noi ci siamo rivolti) e poi lo ha invitato a lasciarle gli appunti per le opportune verifiche. «Nel merito non posso entrare», ha esordito la dirigente dell’Agenzia delle entrate, rispondendo comunque cordialmente alle domande incalzanti di Striscia. «Come sapete la circolare 16 adesso ci ha dato indicazioni sul contradditorio preventivo con i contribuenti proprio per evitare casi di questo genere», ha detto Rizzo, aggiungendo che, per quelli che invece sono già successi, «nei singoli casi concreti l’ufficio valuterà se ci sono i presupposti per un eventuale provvedimento di autotutela».
Il colloquio tra Rizzo e Laudadio è durato diversi minuti. I due si sono lasciati con la promessa della prima ad analizzare con attenzione le carte che le sono state consegnate.
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