MALTA
Studente varesino condannato a Malta
Multa di 15.000 euro per aver inciso lettere in un sito neolitico Unesco

Uno studente varesino diventa writer in gita con la classe all’estero. Incide due lettere, BH, su un monumento neolitico. Viene fermato e processato. Due anni di reclusione (pena sospesa per quattro anni) e una multa di 15mila euro. La condanna davvero esemplare riguarda lo sfregio compiuto da un alunno al quarto anno di una delle scuole superiori cittadine a un bene dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. L’episodio è avvenuto a Malta, dove il giovane, 18 anni, si trovava fino a pochi giorni fa in gita scolastica.
Il ragazzo ha infatti imbrattato il portale del tempio neolitico Ggantija. Sembra, a giudicare dalle foto, che abbia preso un sasso e abbia inciso due lettere, BH, appunto. Il gesto non è passato inosservato.
Il ragazzo è stato fermato, processato e condannato. “Colto in flagranza da un agente di sicurezza”, scrive Heritage Malta, l’agenzia governativa che si occupa della tutela del patrimonio culturale locale. La polizia è stata chiamata subito sul posto e il giovane “è stato citato in giudizio durante una seduta d’urgenza del Tribunale di Gozo” dove - sempre secondo Heritage Malta - “avrebbe ammesso le accuse mosse contro di lui”.
Giornata ad alta tensione: preoccupazione di tutti, timori del ragazzo, apprensione dei docenti accompagnatori. Il lungo (e difficile) weekend degli studenti in gita si è concluso con il rientro in Italia poche ore dopo la condanna. E con tutti decisamente sotto choc per quanto avvenuto. I compagni hanno fatto quadrato attorno al giovane.
Gesto assurdo e deprecabile, il suo, non c’è che dire. Ma con conseguenze davvero da film con protagonisti turisti italiani in giro per il mondo. Il ragazzo pare sia parecchio giù, si vergogni per quanto compiuto e tema di poter essere additato come l’imbrattatore condannato a Malta. Non sappiamo quali conseguenze o azioni legali vorrà intraprendere ma al netto del gesto assurdo che ha fatto il giro del mondo anche sui social (italiani puniti duramente dalla giustizia maltese), la Prealpina ha deciso per il momento di non scrivere il nome dell’istituto frequentato dal giovane.
La notizia - di un imbrattatore italiano -, è stata riportata dal Corriere di Malta (quotidiano online della comunità italiana maltese). Il comunicato dell’agenzia governativa maltese continua con parole durissime. “Heritage Malta condanna senza riserve un atto di vandalismo perpetrato ieri a Ggantija, dove uno studente italiano ha causato danni irreparabili incidendo lettere su uno dei portali principali di questo monumento neolitico dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’Umanità. Heritage Malta, avendo investito considerevolmente negli ultimi mesi nel miglioramento della sicurezza nei suoi musei e siti, esprime la sua soddisfazione per il tempestivo intervento dell’ufficiale di sicurezza coinvolto nell’incidente”.
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