VIA NIFONTANO
Sul Velo Ok minacce ai vigili
Dopo gli atti vandalici ora un messaggio affisso al totem: basta con le multe
Non c’è pace per il Velo Ok di via del Nifontano. Prima, a metà del gennaio scorso, era stato sradicato e lanciato dietro una siepe; poi gli è stato oscurato l’oblò dove andrebbe posizionato “l’occhio elettronico” che rileva la velocità dei veicoli; e ora è stato utilizzato come “bacheca” per lanciare minacce alla Polizia locale.
Nei giorni scorsi sul totem installato un anno fa a ridosso del centro di Bosto è stato infatti appiccato un foglio scritto a computer con un messaggio tutt’altro che velato all’indirizzo degli agenti di via Sempione.
«Alla cortese attenzione dei vigili che hanno rotto di passare in questa via e mettere le multe», esordisce lo scritto, che poi prosegue con toni ancora più espliciti: «Se volete fare le multe in questa via, chiamatemi che vi insulto un po’ così sarete più felici a metterle».
Come dovrebbero fare gli agenti a rintracciare l’autore non è dato saperlo, dal momento che non si firma in alcun modo né pare essere riconoscibile. Tant’è. Il foglio, stampato in formato A4, è stato affisso al totem arancione con nastro adesivo. Resta da capire ora se al Comando della Polizia locale prenderanno provvedimenti o decideranno di identificare il misterioso soggetto.
Resta da capire anche se questo possa essere in qualche modo coinvolto con gli altri episodi che si sono verificati qui, ossia – come detto – prima l’abbattimento del bidone arancione e poi l’«accecamento» dello sportello per la telecamera. L’episodio di gennaio, quando il Velo Ok fu gettato nella siepe, si trasformò in un piccolo caso, con il sindaco Davide Galimberti e l’assessore Rossella Dimaggio che scrissero una lettera ai genitori degli alunni della vicina scuola “Foscolo”: «Qualcuno sta dimostrando di non avere a cuore la sicurezza dei bimbi e con atti vandalici ha danneggiato alcuni strumenti che servono a ridurre la velocità delle automobili e quindi rendere più sicure le scuole. Noi comunque andremo avanti e non ci facciamo spaventare da qualche vandalo che non ha a cuore la sicurezza dei vostri figli».
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