LA SORPRESA
Ternate, trova buono da 1000 lire del '46: vale 57 mila euro
Carlo Maria Piccinelli si è rivolto all’Associazione Giustitalia. Il Ministero: «Non è incassabile»

Trova un buono postale dietro un quadro di casa e scopre che vale un mezzo tesoretto. Si è rivolto all’Associazione Giustitalia Carlo Maria Piccinelli , residente a Ternate, per essere assistito dopo il ritrovamento casuale di un buono postale fruttifero di 1.000 lire emesso nel 1946. È stato stimato da un consulente che ha valutato un rimborso, con il favore degli interessi legali, della rivalutazione e della capitalizzazione, dalla data di emissione a quella del ritrovamento, di una cifra pari a 57mila euro.
IL MINISTERO: «NON INCASSABILE»
Una nota del Ministero dell’Economia e delle Finanze chiarisce però che, in questi casi, «non ha mai avviato o condotto procedure di transazione o di mediazione con qualsivoglia soggetto che si ponga quale intermediario per il rimborso di titoli di Stato o di buoni postali fruttiferi emessi parecchio tempo addietro ed ormai irrimediabilmente prescritti».
«Al fine di non ingenerare aspettative destinate a rimanere deluse - spiegano ancora dal Mef -, si precisa che la prescrizione per tali titoli decorre dalla data di scadenza/rimborsabilità e non dal giorno del loro ritrovamento, e che in nessun caso essi possono maturare interessi o rivalutazioni monetarie dopo la data prevista per il loro rimborso».
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