AREA DISMESSA
Tigros all’ex Tonetti
Parla Orrigoni: posti di lavoro e rilancio della città. Parola al Comune

Tigros è pronta ad investire su Gallarate: occhi puntati sulla riqualificazione dell’ex Tonetti di via Torino. «Con l’amministrazione c’è dialogo, speriamo che questa operazione si concretizzi», rivela Paolo Orrigoni, patron del marchio varesino della grande distribuzione, ammettendo il suo «ottimismo» nella possibilità di realizzare il progetto di trasferimento dell’attuale punto vendita di via Torino all’angolo di via Restelli. «Uno dei primi Tigros aperti, un po’ datato», non risponde più alle esigenze di un’azienda che da anni ormai sta investendo in modo importante su un nuovo format di medie strutture di vendita.
L’idea di Paolo Orrigoni è quella di «trasferire il negozio e riqualificare un’area dismessa per fare un negozio nuovo, più moderno, più bello».
Il comparto della manifattura Tonetti su cui Tigros si propone di intervenire è quello esattamente di fronte all’area mercato, che va dall’ex market Dolcerisparmio, per intenderci, fino all’incrocio con via 2 Giugno. Un’area dismessa e da tempo inutilizzata, da quando il negozio di dolciumi e la concessionaria auto si sono spostati. Rimane fuori dall’operazione urbanistica l’azienda tessile della famiglia Tonetti, che continuerà la propria attività nel capannone sul lato opposto dell’isolato, che si affaccia sulla via Cadore. «È un bel comparto, vicino al Maga, vicino al mercato, abbiamo l’opportunità di riqualificarlo in modo positivo - svela l’amministratore delegato dell’azienda di famiglia - stiamo dialogando con l’amministrazione per capire quali siano gli strumenti più corretti e più rapidi per ottenere i permessi. C’è dialogo, speriamo che si concretizzi in tempi brevi, compatibilmente con le esigenze, in maniera molto tranquilla». Per Tigros si tratta di «un investimento importante», in linea con le politiche di crescita e di espansione portate avanti negli ultimi anni: «Continuiamo a cercare di migliorare, e gli investimenti fanno parte di questa strategia - sostiene Paolo Orrigoni - è giusto investire non solo nello sviluppo di realtà nuove, ma anche in città come Gallarate dove siamo già presenti, con negozi più moderni e belli, sperando di accontentare il consumatore. Credo che a Gallarate la nostra azienda possa fare bene».
L’ampliamento della superficie di vendita, sempre rimanendo all’interno dei limiti di una media distribuzione (i modelli di riferimento sono le strutture «realizzate recentemente a Busto Arsizio e Castellanza»), porterà anche nuovi posti di lavoro: «Chiaramente - sintetizza mr Tigros - facendo un negozio nuovo andremo ad incrementare sia la superficie di vendita che i servizi offerti ai clienti, perciò avremo bisogno di personale in più rispetto a quello che abbiamo adesso. Poi ci auguriamo che, se sarà apprezzato dai clienti, possa crescere sempre di più». E in tempi di crisi edilizia e di aree dismesse da riconvertire, quello di Tigros è anche un messaggio di fiducia: «Si seguono le linee che dà l’amministrazione, di recupero dell’esistente, e a noi va bene, perché è un’area vicina a dove stiamo operando - spiega Paolo Orrigoni - crediamo di poter dare un bel servizio a tutto il quartiere e di poter esprimere al meglio la nostra proposta commerciale. È positivo che ci sia la fiducia nostra nella città di Gallarate, nell’investire a Gallarate, ma anche dell’amministrazione comunale che di fronte a un operatore che fa una proposta la discute, la accoglie, e vedremo poi se verrà concretizzata. È positivo che ci sia un dialogo. Io sono ottimista».
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