L’ARTISTA
Tocco varesino sulla Guerra di Troia
Esce “Il sangue dei Mortali”, fumetto Bonelli disegnato da Tommaso Bianchi

Sarà in tutte le edicole d’Italia a partire da giovedì con “Il sangue dei Mortali”, ovvero 112 pagine che raccontano, in immagini, la guerra di Troia.
Un sogno realizzato dopo anni di preparazione quello di Tommaso Bianchi, classe 1980 di Casciago, che da sempre sperava di poter impegnarsi in un lavoro a colpi di china e matita a livello professionale.
Probabilmente anche da prima di iniziare ad apprendere l’arte del fumetto dal maestro Corrado Roi, niente di meno che il disegnatore (sempre made in Varese) di Dylan Dog. Ma forse non si aspettava che un incontro fortuito - condito dalla passione per la valorizzazione del proprio territorio - gli permettesse di essere ingaggiato dalla Sergio Bonelli Editore.
Era il 2009 quando il disegnatore varesino, già incaricato (tra gli altri) dalla Universal Music per il sito della band La Fame di Camilla, incontrò l’esponente della Pro Loco di Cairate, Agostino Alloro.
Fu quest’ultimo a proporre e ideare “Le Cronache del Seprio”, il fumetto scritto dallo sceneggiatore (di Marchirolo) Luigi Pellini. E fu così che il graphic novel ambientato nel Medioevo sepriese si concretizzò con l’arte di Bianchi nel 2014, preceduto da un progetto pilota di 4 tavole.
Oggi, a tre anni di distanza - e 34mila visualizzazioni su prolococairate.it - Bianchi può vantare il suo nome nella nuova annata targata Sergio Bonelli Editore, per la collana antologica Le Storie.
Con “Il sangue dei mortali” (Le Storie n. 58), scritto e sceneggiato da Giancarlo Marzano, il fumettista varesino ha espresso in immagini in bianco e nero l’archetipo di tutte le guerre firmato (almeno per convenzione) da Omero.
A essere in primo piano per questa rivisitazione dei versi storici sono il coraggio e la paura, l’astuzia e la forza dei comuni mortali.
Così, per raccontare un percorso di successo e spiegare l’arte del fumetto, si pensa già a una mostra - ipoteticamente tra le mura del Monastero Santa Maria Assunta di Cairate - tra pannelli di preparazione, tavole de “Le Cronache del Seprio” e disegni di Bianchi in mano alla Bonelli. Ma mentre si attende la data definitiva, Alloro brinda al successo.
«Buttarsi e azzardare può dare dei buoni risultati - sottolinea l’attivo rappresentate per Varese dell’Unione delle Pro Loco della Lombardia -. Bisogna a provare a proporsi se si ha la volontà di farlo. La storia di Bianchi insegna come si possa passare dall’autoproduzione all’essere professionisti».
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