IL CASO
Toh, c'è un serpente nel lago
Varese come Loch Ness? Il rettile avvistato domenica 7 luglio è più reale della leggenda e soprattutto è innocuo
Velocissimo, lungo oltre un metro e, per chi non è abituato a incontrarlo, anche piuttosto inquietante. Il serpente, avvistato e fotografato la mattina di domenica 7 luglio in riva al lago di Varese, nella zona della Schiranna, ha creato non poca apprensione in quanti hanno assistito al suo passaggio. A impressionare sono state soprattutto le dimensioni e la rapidità della "nuotata" ondulatoria, che ha consentito al rettile di dileguarsi in pochi attimi. Che non si trattasse certo d’una anaconda di cinematografica memoria, è stato chiaro fin da subito e tanto meno sono proponibili richiami a Loch Ness e al leggendario mostro Nessy.
Ma quella visione ha destato comunque un pizzico d’apprensione: si trattava di un animale autoctono e innocuo o di qualche specie particolare, magari pericolosa, liberata da un padrone senza scrupoli in partenza per le ferie estive? Il mistero è stato presto svelato da Rainer Schneider, veterinario della clinica di Casbeno, esperto in rettili e animali esotici: "Si tratta di un bell’esemplare di Natrix Natrix, detta anche biscia d’acqua - ha affermato dopo aver osservato le fotografie dell’avvistamento -. Solitamente non supera il metro di lunghezza, ma questa in effetti sembra un po’ più grande".
E il dottor Schneider tranquillizza tutti, spiegando che è una specie "di casa" alle nostre latitudini: "Sono serpenti innocui, che si nutrono di pesci e rane. Assolutamente non pericolosi per l’uomo: non mordono ma, se catturati, emettono solo dei soffi. È bene non infastidirli e lasciarli tranquilli in libertà". Insomma, assicura l’esperto, nessun timore: chi frequenta il lago può continuare a godersi passeggiate tra prati e canneti, senza paura di essere aggredito da misteriosi serpenti emersi dall’acqua.
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