SELEZIONE NATURALE
Cervo ucciso, questione... di corna
L’esemplare non è stato ferito da un cacciatore ma in un combattimento per avere le femmine del branco
In tempo in cui la caccia è aperta i cacciatori, loro malgrado, sono, è il caso di dirlo, nel mirino. E proprio i praticanti di questa passione - ma in questo caso potevano essere eventualmente cacciatori di frodo, dunque non in regola con la legge, perché nel Parco della Pineta la caccia è vietata - sono stati additati, senza averne colpa, di aver ferito un cervo che poi è deceduto. Cacciatori scagionati perché la morte del grosso animale, come è stato accertato in seguito da personale specializzato, grazie al cielo non è stata causata dai proiettili ma da un normale (e in questa circostanza purtroppo fatale) scontro fra maschi per mantenere il loro harem di femmine. Quindi si può ragionevolmente pensare che sia stato ucciso da un rivale in amore. Il ritrovamento è avvenuto nei pressi dell’osservatorio astronomico di via Ronchi, all’interno del Parco della Pineta, un luogo molto frequentato dagli amanti del trekking. Sul posto, dopo l’allarme, i carabinieri della Tenenza cittadina, personale della Polizia locale, il veterinario di una clinica specializza della Valcuvia e anche alcuni rappresentanti delle associazioni animaliste, già mobilitati – anche con l’esposizione di cartelli in alcune zone del Parco – per manifestare la loro contrarietà agli abbattimenti con cui si cerca di tenere sotto controllo le speci che ormai popolano i boschi del Tradatese. Fra queste, appunto, i cervi che, stando alle statistiche, sono in costante aumento e non è raro che vengano coinvolti in incidenti della strada, l’ultimo qualche tempo fa al confine fra Tradate e Venegono Inferiore. Il cervo rinvenuto nei pressi dell’osservatorio è stato trovato davvero malconcio, oltre a una ferita alla coscia girava per i boschi in stato confusionale per una botta ricevuta in testa ed era praticamente accecato. I soccorsi, seppur tempestivi, si sono rivelati vani. Infatti dopo essere stato sedato e trasportato nella clinica della Valcuvia è purtroppo deceduto a causa delle gravi ferite riportate. Nel frattempo è stato anche accertato che non si trattava di una morte dovuta a una fucilata ma alla conseguenza di un processo naturale che si verifica proprio in questo periodo durante il quale i grossi maschi lottano per avere il predominio sulle femmine.
Tre settimane fa un altro cervo fu protagonista di un singolare episodio in Valganna: saltato un guard-rail, è atterrato sul cofano di un’auto, sfondandolo.
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