IL PROBLEMA
Tradate, troppi furti nei negozi
In azione i ladruncoli, ma anche chi non arriva a fine mese

Emerge un sommerso che fa impressione. I furti negli esercizi pubblici, soprattutto nei supermercati, sono all’ordine del giorno e stanno diventando un problema per chi gestisce i punti vendita.
Pane, frutta e verdura sono i prodotti più appetibili (è proprio il caso di dirlo) per i ladri, ma chi ruba fa incetta di tutto quello che trova.
«Personalmente - spiega un commerciante - ho visto persone che si infilavano nei pantaloni perfino bottiglie di birra». Il trucco? Sempre secondo il negoziante, i ladri usano un abbigliamento appropriato, ad esempio dei calzoni larghi nei quali inserire il maggiore numero possibile di birre. Un altro “trucco” sembra essere quello di aprire le confezioni che contengono, ad esempio, i tramezzini, e consumare il pasto in loco. Ma dagli scaffali spariscono anche prodotti per la persona, per la casa o profumi in piccoli contenitori.
Le aziende si sono attrezzate con la videosorveglianza e con la presenza di personale addetto alla sicurezza, ma non sempre i ladri vengono scoperti. Furti che costano migliaia di euro a chi li subisce.
Uno spaccato che fa riflettere e che riaccende il dibattito: si tratta di gente che cerca ogni espediente per non pagare oppure è la prova provata della disperazione sempre più diffusa di chi non ha neppure i soldi per mangiare?
«La mia opinione personale - dice il sindaco Giuseppe Bascialla - è che questa situazione sia figlia di una società in cui i furbetti imperano e in cui la povertà dilaga, tanto che sono sempre più numerose le famiglie in difficoltà che non arrivano alla fine del mese e fanno fatica a mettere insieme il pranzo con la cena. Lo riscontriamo anche dai dati in possesso dei nostri servizi sociali e più volte sottolineati, anche a livello politico, dal vicesindaco e assessore Franco Accordino».
Continua il primo cittadino: «L’amministrazione comunale è attenta e, nei limiti del possibile, cerca di dare le risposte a chi davvero ha bisogno. Non possiamo certo andare incontro a chi, pur essendo in difficoltà, vuole avere un tenore di vita che è difficile da mantenere». E sul tema della sicurezza, sollevato dai commercianti, aggiunge: «Non siamo responsabili direttamente di quello che avviene fuori dai punti di vendita, ma siamo pronti a fare la nostra parte, nel caso in cui venga richiesto un intervento della polizia locale. Sui centri storici ci sono progetti in corso: l’obiettivo è riqualificarli e modernizzarli affinché possano diventare un volano per l’economia».
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