LO SFOGO
Cuasso, la telefonata prima della tragedia: «Sono esaurito»
La testimonianza dell’amico che lunedì sera aveva parlato con Pierluigi Lachi. Poi, mercoledì, l’omicidio-suicidio

«Sono esaurito». Lo avrebbe detto Pierluigi Lachi lunedì, durante una telefonata con un suo amico d’infanzia. A riferirlo è quest’ultimo, Marco, con la voce rotta dal dolore e dall’emozione. Dietro alla tragedia di Cuasso al Monte, ci sarebbero quindi motivi psicologici? È l’unica spiegazione che si dà questo conoscente, quasi un fratello. Anche perché di altri motivi, almeno tra le poche case del borgo, non ne emergerebbero.
LE INDAGINI
Sul fronte delle indagini sull’omicidio-suicidio che ha visto Lachi sparare alla moglie, morta in ospedale, e poi rivolgere la stessa arma contro se stesso, al centro ci sono due aspetti: l’analisi di testi scritti da Lachi trovati nella villetta della tragedia, che potrebbero spiegare l’accaduto, e le verifiche sul possesso regolare della pistola.
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