IL RECORD
Il Cairolino che piace alle star
Il diciottenne Filippo Soccini crea filtro per Instagram: incetta di follower vip

Giovani varesini star del web crescono: dopo l’ennesimo record del duo comico iPantellas, ecco un nuovo creatore di contenuti pronto a inseguire nuovi primati.
Il suo nome è Filippo Soccini, 18 anni, di Travedona Monate, studente del liceo classico “Cairoli” di Varese.
Il suo “2020 Predictions” è già arrivato a quota 108.000 follower su Instagram, il popolare social seguito dai giovanissimi e non solo.
Filippo èil creatore di questo filtro, termine che gli appassionati di Instagram conoscono molto bene.
Le grandi notizie sono soprattutto due: la prima è che il numero dei follower (in costante crescita) è salito vertiginosamente nel giro di una sola settimana; la seconda, che i follower sono in molti casi celebrità internazionali.
Com’è nata l’idea di questo filtro da applicare alle foto?
«Da circa sei mesi ho iniziato a creare filtri su Instagram perché amo il mondo creativo digitale e vedevo i filtri come qualcosa di abbastanza semplice (anche se poi non è proprio così). Nel periodo di Natale ho pensato che, siccome stava arrivando il 2020, si poteva creare un filtro per vedere cosa sarebbe accaduto alle persone che usavano il filtro, ovviamente il tutto in maniera ironica. La sera del 1° gennaio ho postato una storia su Instagram in cui suggerivo di usare il mio filtro. La mattina dopo c’erano 2.000 follower, ovvero un migliaio in più nel giro di 9 ore».
Come hai reagito?
«Ero davvero sorpreso e mi sembrava molto strano. Poi una mia compagna di classe mi ha detto che David Dobrik, un famoso YouTuber, lo stava usando e nel giro di pochissimo si sono aggiunte sempre più celebrità che hanno milioni di follower: la moglie della popstar Justin Bieber, l’attrice Vanessa Hudgens, il rapper Tyga, l’attrice della nota serie “Stranger Things” Millie Bobby Brown. L’altro ieri addirittura l’ha usato in diretta tv Jimmy Fallon, uno dei più importanti conduttori d’America».
Che altri progetti hai?
«Dopo il liceo voglio andare all’università per studiare Comunicazione Media e Pubblicità a Milano. Vorrei lavorare in ambito cinematografico e in quello della creazione di contenuti multimediali».
Cosa pensi dell’importanza dei filtri e di Instagram?
«Oggi ci sono tanti social network, ma bisogna ricordare che i social non sono eterni. Per esempio Myspace era stato soppiantato da Facebook, poi è arrivato Instagram e ora c’è anche TikTok. La gente è sempre più ossessionata dai filtri, con quella scusa si pubblicano molti più selfie. Inoltre i filtri sono anche un modo per intrattenere le persone da parte degli stessi creatori di contenuti. Si tratta di una realtà in sviluppo, potrebbe andare a rafforzare i colossi come Facebook e Instagram, appunto».
Come hai imparato a realizzarli?
«Uso un programma di Facebook che si chiama Spark Ar e per imparare ho impiegato qualche mese».
In questo modo si può guadagnare qualcosa?
«Facendo filtri non si è pagati, ma avendo tanti follower ci sarebbe il modo di creare contenuti monetizzandoli o sponsorizzando brand, ma essendo successo tutto in una settimana per ora non mi sono ancora mosso in questo senso».
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