SICUREZZA
Tre rom bloccati prima del colpo
Sorpresi a Lavena Ponte Tresa dalla polizia locale. Si tratta di pregiudicati: segnalati e allontanati
Rom croati. Tre. Appostati davanti al Tigros di Lavena Ponte Tresa, seduti dentro una berlina di proprietà di un prestanome italiano. Il motivo? Sta nei precedenti dei tre uomini, tutti già noti per reati contro il patrimonio. A bloccarli prima dell’ultimo colpo è stata la Polizia locale di Lavena Ponte Tresa, agli ordini del comandante Enrico Lanzalone.
E non è stato certo un caso.
CONTROLLI IN RETE
La squadra della polizia locale tresiana è composta da cinque agenti, che ruotano, in divisa e in borghese, su servizi mattutini e pomeridiani ma anche notturni in collaborazione coi colleghi del Comune di Arcisate.
L’altro giorno, anche grazie alla segnalazione delle telecamere “intelligenti” - quelle che verificano le targhe di auto sospette - i tre malintenzionati sono stati pedinati e intercettati per essere poi segnalati alle autorità competenti.
Uno di loro aveva da poco buscato una denuncia a piede liberto per un furto in appartamento nel Pavese.
L’auto proveniva dalla zona di Buto Arsizio e a Ponte Tresa è arrivata dalla Valceresio. Qui il sistema integrato delle telecamere l’ha intercettata e gli agenti si sono mossi di conseguenza.
NATALE SICURO
«Sappiamo che sotto le feste la situazione è più delicata - spiega Lanzalone - perché questi individui sanno come muoversi. Di rado hanno con sé attrezzi da scasso. Li comprano sul posto, svuotano le case e poi li abbandonano. Non solo. Qualcuno gira anche per il mercato e per questo abbiamo approntato pattuglie in borghese da qualche tempo. E guarda un po’, scippi e taccheggi sono diminuiti».
NON SOLO MULTE
E l’attività stradale?
«Resta importante - aggiunge il comandante - perché Lavena Ponte Tresa ha una conformazione tale da richiedere un impegno costante anche su questo fronte. Ma il controllo della viabilità non ostacola altre attività d’indagine che svolgiamo anche in collaborazione con la Squadra Mobile di Varese. Dovendo sopperire tutti quanti a organici risicati, ci si dà da fare con l’organizzazione e la collaborazione. Ovvio che le indagini più importanti restano appannaggio di polizia e carabinieri. Però anche sul fronte delle truffe, abbiamo registrato qualche piccolo successo: lo scorso settembre le nostre pattuglie in borghese hanno bloccato finti sordomuti per tre volte. Il risultato? Non possiamo arrestarli se non in flagranza ma li abbiamo convinti a lasciare la città».
CONTROLLI ANTIDROGA
Viabilità, prevenzione sui furti ma anche attività di contrasto allo spaccio di stupefacenti.
«Sì - conferma Lanzalone -. Soprattutto tra pomeriggio e sera, nei bar o sotto i portici abbiamo aumentato i controlli. Spesso troviamo minorenni con l’hashish: fermare lo spaccio di questa sostanza è come svuotare l’oceano con un bicchiere. Però qualche volta la segnalazione amministrativa funziona, grazie alle famiglie. E per i neomaggiorenni, col rischio di giocarsi la patente di guida per qualche tempo».
In questi giorni l’allarme furti risuona forte anche nel capoluogo, a Biumo Superiore, e a Gavirate dove un’anziana è stata derubata da finti carabinieri.
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