QUINTA PUNTATA
Tre storie della Tre Valli Varesine raccontate dalla Prealpina
Retrospettive di Sport racconta la celebre corsa ciclistica con i suoi protagonisti: da Coppi e Bartali a Moser e Saronni, da Gimondi e Merckxs a Bugno e Chiappucci fino a Nibali e Pogacar
Tadej Pogacar è solo l’ultimo di tanti eroi che hanno fatto la storia della Tre Valli Varesine. Il fenomeno sloveno l’ha vinta nel 2022 ed è la superstar più brillante attesa anche nel 2024, dopo un anno da autentico fuoriclasse dove si è preso Giro, Tour e, storia recentissima, pure il Mondiale. Il suo nome, in realtà, segue una lunga serie di personaggi leggendari che hanno scritto la storia dello sport e di una corsa altrettanto leggendaria: Fausto Coppi e Gino Bartali, Francesco Moser e Giuseppe Saronni, Felice Gimondi - che pur non è mai riuscito a vincerla - e Eddy Merckxs, Gianni Bugno e Claudio Chiappucci.
Le tre storie sulla Tre Valli partono da tempi lontani, quando la bicicletta era sport nazionale e metafora di un Paese con la fatica e il sacrificio come tratti distintivi, portata al cinema con capolavori neorealisti come quello di Vittorio De Sica (“Ladri di biciclette”, appunto) e in vacanza nelle spiagge italiane dai più piccoli, sotto la forma di quelle biglie dei ciclisti che segnavano intere estati. Alfredo Binda detto l’imbattibile si legherà per sempre alla corsa, quella che da quasi un secolo (era il 1929) viene organizzata dalla “Binda” - inteso come la Società Ciclistica Alfredo Binda. Ormai un’istituzione del territorio, mitica gara del Trittico Lombardo insieme a Coppa Bernocchi e Agostoni. Binda, leggenda da Cittiglio, strano ma vero non vinse mai la Tre Valli, ma la conquistò nel lontano 1930 il fratello Albino. E ancora: qui Coppi e Bartali si sono sfidati e scontrati all’epica Tre Valli del ‘48 seguita da mezzo milione di persone. Moser e Saronni dominavano invece negli anni dove il ct Martini sceglieva proprio su queste strade i corridori che sarebbero andati ai Mondiali. La storia più recente porta la firma dello “squalo” Nibali - uno dei soli sette ciclisti della storia ad aver conquistato almeno un’edizione di tutti e tre i Grandi Giri: Vuelta, Giro d'Italia e Tour - e di quando si “mangiò” i suv in protesta per le strade chiuse in città. Era il 2015, e anche quel giorno la magia dello sport servì a spegnere le polemiche.
L’11 ottobre del 1953 è stata una data storica per il Paese: iniziava la prima puntata - seppur in forma sperimentale - del programma televisivo tutt’ora in onda più longevo d'Italia. La prima Domenica Sportiva della storia si era aperta con le immagini dell’Inter che batteva 2-1 la Fiorentina, poi un servizio sulla 50km di marcia e quindi la prima immagine ciclistica di sempre in tv: non poteva che essere la Tre Valli Varesine.
La quinta puntata di Retrospettive di Sport, dunque, racconta la Tre Valli Varesine ed è disponibile sul sito di Prealpina.it, sul canale YouTube e sui social.
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