PAURA MALTEMPO
Tsunami dal cielo, un incubo
Danni in tutta la città. E nuovo allagamento a Ca' dei Santi, a tre anni esatti dall'alluvione del 2009
Esattamente tre anni dopo la drammatica alluvione che mise in ginocchio la città, sabato 14 è tornato a materializzarsi l’incubo maltempo.
Questa volta, per fortuna, la pioggia non ha creato gli stessi danni del 2009, ma non sono mancati allarmi e numerosi interventi da parte dei vigili del fuoco, per locali allagati e piante cadute. Un ramo pericolante in via Cernuschi, a Varese, una donna intrappolata in auto (e salvata a spalla da un pompiere) nel parcheggio di un supermercato a Induno Olona, e ancora scantinati invasi dall’acqua e un tendone squarciato all’oratorio di San Fermo. Ma tra le tante segnalazioni, ce n’è stata una molto significativa: come il 15 luglio di tre anni fa, lo “tsunami dal cielo” è tornato a invadere il relais Ca’ dei Santi, l’albergo ristorante di via Mulini Trotti, al confine tra Varese e Induno Olona. "Il fiume è tornato a ingrossarsi – spiega Alexandra Bacchetta, l’imprenditrice alberghiera che per 34 giorni, fra marzo e aprile scorsi, aveva fatto lo sciopero della fame con un presidio davanti alla Prefettura per il mancato arrivo dei risarcimenti dopo l’alluvione del 2009 – e il pavimento della cucina è stato coperto da dieci centimetri d’acqua". Nell’elegante locale sulle sponde dell’Olona, era in corso un banchetto nuziale con una cinquantina di invitati, oltre ad una trentina di clienti seduti ai tavoli del ristorante, ma grazie alla tenacia del personale tutto è filato liscio. "Non si può immaginare quello che abbiamo provato in quei momenti – aggiunge Alexandra- E’ tornato il terrore di quel che abbiamo vissuto tre anni fa. La nostra fortuna è stata che ha piovuto solamente per mezz’ora, altrimenti il terzo anniversario dell’alluvione del 2009 avrebbe potuto essere un ennesimo disastro". Sul posto è arrivato anche il sindaco Attilio Fontana, accompagnato dal coordinatore della Protezione civile Gianluca Siciliano, per rendersi conto di persona della drammatica situazione che si materializza in quella zona ogni volta che piove abbondantemente. "Entro otto mesi - ha affermato il primo cittadino - dovrebbero partire i lavori sull’Olona e sul Vellone, finanziati con fondi regionali, con interventi per cercare di risolvere questo genere di problematiche". Questa volta, per fortuna, il cielo ha dato una tregua prima che si verificasse il peggio. Ma pare sia stata solo questione d’un soffio: pochi minuti in più e la conta dei danni sarebbe stata ben più pesante.
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