Turchia
Turchia, Borsa Istanbul chiude a -7%, lira rimbalza dopo crollo
Scatta maxi epurazione di Erdogan

Roma, 18 lug. (askanews) - Avvio di settimana in picchiata alla Borsa di Istanbul, innescata dal fallito e brevissimo tentativo di golpe di venerdì notte. Dopo pesanti ribasso fin dai primo scambi, con il passare delle ore l'indice Bist 100 è sprofondato sempre più giù, arrivando a sfiorare il meno 9 per cento e a fine seduta ha lasciato sul terreno un 7,08 per cento.
Secondo alcuni analisti dal punto di vista finanziario i problemi dovrebbero rientrare relativamente rapidamente, meno chiaro il quadro politico e le effettive dinamiche alla base dei fatti di venerdì notte. Intanto il regime del presidente Recep Tayyip Erdogan continua a imprigionare presunti dissidenti e a varare misure emergenziali. L'ultima è la revoca di tutte le ferie agli statali.
La lira turca intanto segna una risalita, che però si va smorzando e che recupera solo parzialmente lo scivolone di venerdì scorso: le notizie del golpe avevano innescato il peggior calo dal 2008 sul dollaro. Il biglietto verde si scambia a 2,9667 lire turche, venerdì il dollaro era schizzato fin sopra 3,05 mentre prima dei fatti di venerdì il cambio dollaro-lira turca era sotto 2,90. Il vicepremier Mehmet Simsek che ha escluso interventi sul mercato dei cambi.
Secondo l'analista di Ubs Serhan Gok, citato a Dow Jones, il quadro dei mercati turchi dovrebbe stabilizzarsi rapidamente e l'epurazione che il governo ha immediatamente lanciato, non solo nelle forze armate ma anche nella magistratura, potrebbe rafforzare il potere di Erdogan.
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