PROBLEMI ETERNI
Cimitero fallito, si tratta sui loculi
Il Comune dal curatore per comprarli, ma servono circa 700mila euro per l’acquisto

Circa 700mila euro: a tanto ammonterebbe l’importo dei nuovi loculi che il Comune dovrebbe versare al curatore fallimentare dell’azienda che gestiva il cimitero, fallita poco prima della scadenza dell’amministrazione Guzzetti. Una patata bollente non da poco quella ereditata dal nuovo esecutivo del sindaco Luigi Clerici, il quale subito dopo la sua elezione aveva dichiarato: «Fosse per me riporterei il cimitero in capo al Comune domani, ma non dimentichiamo che ci sono 680mila euro di loculi che vanno pagati».
La conferma arriva dal coordinatore del centrodestra Vittorio Greco: «Non c’è una cifra già definita, ma abbiamo cominciato a sondare il terreno per avviare una trattativa col curatore fallimentare. È evidente che debba essere il Comune a rilevare i 400 loculi realizzati e faremo tutto il possibile per chiudere l’operazione a beneficio dei cittadini».
La situazione che si è venuta a creare, in effetti, è davvero singolare: di fatto, al camposanto, ci sono loculi che non appartengono alla municipalità. In linea teorica potrebbe divenirne proprietario chiunque volesse acquistarli, essendo manufatti privati: un investimento che avrebbe poco senso ed è per questo che l’unico interlocutore possibile, per il liquidatore, non possa che essere il Comune. «Intendiamo risolvere la questione in tempi brevi, anche se chiaramente non è di facile soluzione - promette il capogruppo della maggioranza Ulderico Renoldi - È un’anomalia che non sta in piedi avere un cimitero i cui loculi appartengono a terzi, per giunta una società fallita: la municipalità non può che entrarne in possesso per poi rivenderli». Resta da vedere quale sarà l’importo che si riuscirà a spuntare, ma sembra che il massimo sia stato quantificato in 700mila euro. Un altro paio di maniche, però, è capire come reperire i fondi. Insomma, non si è ancora ai livelli di Lavena Ponte Tresa, dove ad aprile, in mancanza di loculi, le bare venivano «parcheggiate» nella cappella secondaria del cimitero, ma sarebbe meglio risolvere il problema in fretta.
© Riproduzione Riservata