IL CASO
I banchi a rotelle restano negli scatoloni
Sono troppo piccoli e insicuri: nessuno li vuole usare. Genitori sconcertati

Arrivati i “banchi a rotelle del ministro Azzolina”, come li chiamano tutti, sono stati accatastati sotto il portico della scuola media. In tutto circa 130, rimarranno qui a oltranza, in balia delle intemperie, con il rischio che passato l’inverno saranno da buttare.
Perché non sono stati distribuiti nelle classi? Sono così piccoli, insicuri e poco pratici, che le scuole dell’Istituto comprensivo Manzoni non vogliono usarli. Comprensibile: per bocciarli sonoramente basta un’occhiata.
Quella che si sta vivendo in questi giorni a Uboldo è una vicenda specchio della situazione nazionale in cui si trovano il mondo della scuola e i Comuni: dopo la consegna, i banchi a rotelle sono stati giudicati inadatti. La segnalazione arriva da un gruppo di genitori, sconcertati da tutti quegli scatoloni parcheggiati fuori dal plesso: non perché vorrebbero che i banchi fossero utilizzati («se non sono adatti c’è poco da fare») quanto per «lo spreco del Governo, che li ha comprati inutilmente. Abbiamo appreso, parlando col personale della scuola, che la direzione ha fatto la scelta di non utilizzarli. Guardandoli, possiamo capire perché: non c’è un fermo per bloccare le rotelle, per cui sono insicuri, e sono così piccoli che sul ripiano faticano a starci un libro e un quaderno».
Un fatto è certo: se non saranno mai usati, fra un anno si dovranno rottamare. La morale della vicenda? Sono le mamme a spiegarla: «Com’è possibile questo spreco in un momento così difficile dal punto di vista economico?».
Il sindaco Luigi Clerici è perfettamente a conoscenza della situazione, tanto che è intervenuto quando è avvenuta la consegna: «Non potevamo rimandarli indietro e così ne abbiamo destinati una minima parte alle scuole di via XX Settembre, e adesso non sappiamo cosa farcene. Non c’era nessun altro posto dove accatastare gli scatoloni: non avendo alternative, abbiamo deciso di metterli provvisoriamente sotto il portico delle medie di via Ceriani».
Sulla questione regna incertezza tanto più che «ufficialmente i banchi erano stati ordinati per l’intero Istituto comprensivo, quindi anche per le scuole di Origgio, dove pare non servano», fa sapere Clerici. Nel paese confinante si apprende infatti che le scuole hanno preso la stessa decisione di Uboldo: non ne vogliono sapere di quei banchi a rotelle.
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