LA PRECISAZIONE
«Tfr e casa per risarcire i famigliari»
Omicidio Prati, il legale di Pegoraro: «Il mio assistito ha offerto da subito il proprio patrimonio»

«Rimango sconcertata dal fatto che i famigliari del sindaco Laura Prati oggi neghino ancora che Giuseppe Pegoraro abbia mai offerto loro un risarcimento e che lo stesso abbia mai preso con loro contatti in questo senso per il tramite del loro legale, anzi sostengano che abbia addirittura trasferito la sua quota ai propri fratelli al fine di sottrarre anche un minimo risarcimento al marito e ai figli della vittima».
È tempo di precisazioni per l’avvocato Maria Grazia Senaldi, legale del 66enne ex vicecomandante della polizia comunale di Cardano al Campo ricondannato all’ergastolo non più tardi di martedì 27 marzo, nel processo d’appello bis scaturito dalla sentenza della Corte di Cassazione che aveva rinviato a un nuovo secondo grado per valutare, appunto, la concessione delle attenuanti generiche.
«Il mio assistito è ben consapevole che i beni che egli può offrire alla famiglia Poliseno quale risarcimento sono come una goccia nel mare. Tuttavia, ha offerto fin da subito il suo intero patrimonio costituito dal trattamento di fine rapporto quale ex dipendente del Comune di Cardano al Campo e dalla comproprietà per un terzo dell’appartamento in cui viveva», dichiara il difensore dell’ex vice capo dei vigili.
«Se il Tfr non è ancora stato erogato dal Comune ma comunque è già stato offerto in tutte le udienze, la quota di un terzo dell’appartamento, che non è stata trasferita da Pegoraro né ai suoi familiari né a terzi, risulta essere oggetto dall’ottobre 2013 di sequestro conservativo su istanza di Massimo Poliseno (il primogenito della vittima, ndr)», prosegue l’avvocato Senaldi.
«Oltre che nel procedimento penale, anche nel procedimento civile è stato formalmente offerto a Massimo Poliseno, rappresentato dall’avvocato Cesare Cicorella, il bene di proprietà di Pegoraro. L’offerta è stata avanzata formalmente fin dal 2014; ancora nel 2015, nel 2016 e nel 2017, in tutti gli atti anche davanti ai giudici. Infine, l’offerta è stata formulata e specificata nel maggio dell’anno scorso con la proposta di rilasciare procura speciale a Massimo Poliseno, dandogli ampia facoltà di vendere l’immobile e incassare le relative somme. All’udienza del giugno 2017 davanti la Corte d’Appello Civile, anche su sollecitazione della stessa Corte, il sostituto del legale della famiglia Poliseno ha respinto l’offerta in quanto non rispondente agli interessi dei propri assistiti anche in termini di concreta fattibilità».
Di qui l’appello alla famiglia Poliseno.
«Pegoraro rinnova l’offerta di tutto il suo intero patrimonio quale parziale e iniziale risarcimento e i suoi fratelli si fanno fin da ora parte attiva al fine di rendere fattibile questa offerta».
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