ROMA
Ucei, pericoloso minuto silenzio a scuola solo per Gaza

(ANSA) - ROMA, 10 SET - "Dinanzi a numerose iniziative che
invitano nel primo giorno di scuola a dedicare l'attenzione con
forme diverse" come "un minuto di silenzio, unicamente alle
sofferenze subite a Gaza, sentiamo il dovere di rimarcare la
pericolosità di tali scelte, per l'impegno che invece il sistema
scolastico deve generare in termini di rispetto ed equilibrio".
È l'appello dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane,
rivolto anche al Ministro dell'istruzione.
"È un preciso dovere nel primo giorno di scuola ricordare
tutti coloro che non possono spensieratamente e liberamente
vivere questo momento - sottolinea l'Ucei -, con il pensiero
rivolto anche ai bambini israeliani, ex ostaggi ed orfani,
feriti e sofferenti per i crimini subiti dal massacro di Hamas
del 7 ottobre" o ai "bambini ucraini".
"In queste iniziative - scrive l'Unione delle Comunità
ebraiche italiane in merito alle azioni previste per il primo
giorno di scuola rivolte a Gaza -, sembra mancare un
riconoscimento della complessità della situazione e del contesto
che ha portato all'escalation del conflitto, a partire
dall'attacco terroristico del 7 ottobre 2023, compiuto da Hamas
contro civili israeliani". "Con l'apertura del nuovo anno
scolastico - spiega l'Ucei -, l'Unione delle Comunità Ebraiche
Italiane desidera richiamare l'attenzione di ogni soggetto
coinvolto - ministro, dirigenza, ispettorati, docenti, studenti,
famiglie, sindacati - al proprio grado di partecipazione e
responsabilità, per favorire la frequenza in un ambiente
accogliente e tutelato. A proteggere e vivere il percorso
educativo in un contesto scolastico di unità e di civile
formazione. Solo in uno spazio equilibrato gli studenti possono
acquisire, con gradualità e maturità, le competenze che li
guideranno a sviluppare una coscienza personale, consapevole e
autonoma, di fronte alle sfide, ai dilemmi morali e laceranti e
alle tragedie del nostro tempo", conclude l'Ucei. (ANSA).
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