LA RICORRENZA
Un anno senza Puricelli: «Ricordatevi di essere felici»
L’ex sindaco di Samarate si è spento a 60 anni il 25 agosto 2024. Sabato un evento a San Macario per ricordarlo

Sono passati trecentosessantacinque giorni dalla scomparsa di Enrico Puricelli. Era la mattina del 25 agosto 2024 quando si diffuse la notizia della morte dell’ex primo cittadino di Samarate. Ma la sua figura resterà per sempre nel cuore di quella che è stata la sua comunità, la sua Samarate. Il tempo trascorre inesorabilmente ma la città non dimentica la sua persona, quella di un uomo prima che di un politico, conosciuto e apprezzato da tutti e che ha vissuto per la gente, tra la gente. Insomma, il vuoto si percepisce non solo tra chi lo ha amato e gli ha voluto bene ma anche nella gente comune, nel cittadino semplice, tra le associazioni territoriali dove si è speso con passione.
IL RICORDO A SAN MACARIO
L’amico di sempre Valentino Celotto sul proprio profilo Facebook lo ha ricordato con un cuore verde. Il 30 agosto al ristorante “Da Rocco” a San Macario si svolgerà l’evento, promosso da Celotto con i familiari, in ricordo di Puricelli – che tutti chiamavano amichevolmente “Pit” – il giorno del suo compleanno e non a caso intitolato “Ricordatevi di essere felici” in quello che è stato il suo ultimo messaggio, e anche testamento, pubblicato sui social nella giornata di Ferragosto dell’anno scorso.
IL RICORDO DELLA COMPAGNA
La compagna Barbara Colombo – che gli è sempre stata accanto nei momenti più belli e in quelli più duri della sofferenza e della malattia – sui propri canali social ha pubblicato la toccante immagine delle loro mani stringersi nel momento della speranza e del bisogno e alcune frasi tratte dal viaggio poetico “Nel cuore dove tu rimani” focalizzandosi in particolare sulla parola momento. Queste: «Quel momento rimarrà per sempre, quando il tuo cuore si fermò e il mio continuò a battere incredulo e spezzato». E poi ancora: «Un attimo eterno dove il tempo è cristallizzato, il tuo ultimo respiro, il mio primo senza te», a simboleggiare che quel legame unico non si spezzerà mai.
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