LA STORIA
Un medico varesino nel video dei record
Oltre tre milioni di visualizzazioni in pochissimo tempo per il brano natalizio dell’Istituto Tumori. Il pediatra Stefano Chiaravalli tra i “registi” del progetto

In poche settimane ha registrato quasi tre milioni e mezzo di visualizzazioni su YouTube: merito della melodia che entra subito in testa e del ritmo incalzante delle immagini, certo, ma anche del forte messaggio che questo video porta con sé. E cioè che i ragazzi che combattono contro i tumori non hanno nulla di diverso dai loro coetanei, a partire dalla voglia di stare insieme, di divertirsi e di guardare al futuro con fiducia. “Palle di Natale” è la canzone realizzata dai giovani della Pediatria Oncologica dell’Istituto Nazionale dei Tumori, diretta dalla dottoressa Maura Massimino: quest’anno, in occasione delle feste, hanno girato un video originale in collaborazione con musicisti professionisti e coi medici del reparto, che li seguono nelle terapie e che li accompagnano nelle cure nell’ambito del “Progetto Giovani”, coordinato dal dottor Andrea Ferrari, sostenuto dall’Associazione Bianca Garavaglia e rivolto proprio agli adolescenti malati di tumore.
Tra i medici che hanno partecipato all’iniziativa e che compaiono nel video c’è anche un varesino, di Induno Olona per la precisione: si tratta del dottor Stefano Chiaravalli, 36 anni, studi superiori al liceo classico “Cairoli” di Varese e laurea all’Università dell’Insubria. Chiaravalli lavora dal 2012 proprio nel reparto di Pediatria Oncologica milanese, dove è̀ co-responsabile dei protocolli di studio e cura sui sarcomi delle parti molli e sui tumori rari, e fino al 2015 ha lavorato anche al Day hospital oncoematologico dell’ospedale Del Ponte di Varese, sostenuto dalla Fondazione Giacomo Ascoli di Varese, che tutt’ora collabora con la Pediatria dell’Istituto Tumori fornendo supporto alle famiglie dei pazienti di Varese e provincia curati a Milano. «Questo progetto, questa canzone – spiega il pediatra - non sono solo una parentesi di leggerezza dentro percorsi difficili, ma portano il segno di questa stessa difficoltà e la trasfigurano senza ipocrisia, allora davvero “inspite of everything is Christmas” - ossia nonostante tutto è Natale, come recita un passaggio della canzone -: il cammino è più lieve se condiviso, se non si è soli».
Una scelta professionale, quella di stare ogni giorno accanto a bambini e ragazzi alle prese con patologie anche gravissime, che Chiaravalli ha fatto con attenzione e consapevolezza: «La Pediatria ad indirizzo oncologico mi permette giorno dopo giorno di costruire la mia umanità, di imparare dal non senso della malattia di un bambino a stare accanto alle famiglie senza la pretesa di dare risposte ma condividendo un cammino. La ricchezza di questo lavoro è scoprirsi a volte impotenti, è sorprendersi della speranza che anima il cuore di ragazzi e genitori che lottano e che inconsapevolmente alimentano la mia speranza nella vita». Nel video, in cui si esibiscono una trentina di ragazzi tra i 15 e i 25 anni (diciotto in cura e undici fuori trattamento), i protagonisti raccontano il loro Natale, tra regali e flebo, momenti di festa e inevitabili accertamenti clinici, sempre circondati dall’affetto dei familiari e degli amici conosciuti in reparto.
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