ROMA
Upb, il costo delle nuove emissioni per il debito continua a diminuire
(ANSA) - ROMA, 16 DIC - Il costo delle emissioni continua a
diminuire: la flessione iniziata nel 2024 è continuata nel 2025,
con un costo medio sceso al 2,8 per cento nei primi 11 mesi
dell'anno. Si inverte la dinamica dei rendimenti delle nuove
emissioni rispetto a quella registrata negli ultimi tre anni,
con le nuove emissioni che hanno rendimenti al di sotto
dell'onere medio del debito pubblico.
Lo rileva l'Ufficio parlamentare di Bilancio che pubblica
oggi una breve analisi sul 'Finanziamento del debito pubblico
nel 2025 e le prospettive per il 2026', in cui si descrive
l'andamento nel corso del 2025 del costo delle emissioni dei
titoli e del differenziale dei tassi di interesse italiani
rispetto a quelli tedeschi nonché l'evoluzione delle emissioni
nette, guardando per queste ultime anche alle prospettive per il
2026.
La dinamica del differenziale dei tassi di interesse italiani
e tedeschi riflette fattori specifici dei due Paesi: il premio
di rischio italiano sui mercati vede uno spread intorno ai 70
punti base (contro il 240 toccati nel 2022) mettendo in luce una
rinnovata fiducia degli investitori e il miglioramento della
valutazione del merito di credito italiano. La discesa dello
spread dipende solo in piccola parte dalla riduzione dei tassi a
lungo termine, piuttosto è determinata da fattori specifici di
Italia (dove i rendimenti dei titoli a 10 anni sono scesi
marginalmente) e Germania (dove sono aumentati).
Le emissioni nette di titoli si mantengono su livelli elevati:
con un fabbisogno di cassa stimato in 127 miliardi nel 2025 e di
126 nel 2026, le emissioni dovrebbero ammontare rispettivamente
in 100 e 103 miliardi.
E' cresciuto in modo significativo l'interesse delle famiglie
e delle imprese non finanziarie, la cui quota è più che
raddoppiata (dal 6 per ceto di fine 2021 al 15 per cento dal
2024) pressoché equiparando il loro portafoglio a quello
detenuto dalle banche; gli investitori non residenti -
principali detentori del debito pubblico italiano - sono
aumentati toccando il 33 per cento a settembre 2025. (ANSA).
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