Usa
Usa, afroamericano ucciso da polizia, aperta indagine federale
Due agenti lo hanno immobilizzato. Poi hanno sparato al petto

New York, 6 lug. (askanews) - Alton Sterling negli ultimi minuti della sua vita è rimasto immobile a terra, trattenuto da due poliziotti, mentre uno di loro gli puntava al petto l'arma che lo avrebbe ucciso. Sterling, afroamericano di 37 anni, aveva cinque figli, ed è morto ieri sera a Baton Rouge, in Louisiana. Una morte che ha provocato nuove proteste sulla violenze della polizia statunitense nei confronti delle minoranze. C'è un video fatto da un testimone con un cellulare che mostra come è andata la vicenda. Si vede che Sterling viene messo a terra da un agente, poi che, mentre è bloccato, è tenuto fermo da due agenti e uno gli punta la pistola al petto. E ancora, si sentono degli spari. Poco prima uno dei due agenti grida: "Attento, ha un'arma". Secondo la ricostruzione di un testimone, dopo la morte dell'uomo, un poliziotto ha tolto una pistola dalla tasca del trentasettenne.
Intanto l'America rivive ancora una volta l'incubo della violenza della polizia sugli afroamericani, che dopo la morte di Mike Brown a Ferguson, sobborgo di St. Louis, nell'agosto del 2014 ha portato migliaia di persone a protestare in strada e alla nascita del movimento Black Lives Matter. E il dipartimento di Giustizia ha fatto sapere che ha aperto una indagine per chiarire le dinamiche della morte dell'uomo come ha confermato anche il governatore della Louisiana, John Bel Edwards.
All'esterno dal piccolo supermercato all'angolo in cui Sterling è stato ucciso, ci sono centinaia di persone che urlano "black lives matter" e "hands up, don't shoot". Diverse non profit che si occupano di minoranze all'interno della città della Louisiana hanno chiesto le dimissioni del capo della polizia. Secondo le fonti del quotidiano locale Advocate, alle 24.35 di martedì sera la polizia ha ricevuto una chiamata anonima: un uomo con una maglietta rossa che vende cd all'angolo di una strada sta puntando la propria pistola contro qualcuno.
Gli agenti sono subito arrivato sul posto e hanno visto che Sterling corrispondeva alla descrizione. Il proprietario del piccolo supermercato, Abdullah Muflahi, ha detto ad Advocate che la polizia sin dall'inizio è stata molto aggressiva con l'uomo.
Sterling invece pur essendo armato non ha mai messo mano alla cintura facendo presumere che non avesse alcuna intenzione di sparare contro gli agenti.
I due poliziotti che hanno aperto il fuoco sono stati sospesi e il dipartimento di Baton Rouge ha aperto una indagine interna. In una conferenza stampa il capo della polizia di Baton Rouge Carl Dabadie Jr ha identificato i due agenti come Blane Salamoni e Howie Lake, in servizio nel dipartimento da quattro e tre anni rispettivamente. "Ieri mattina presto, abbiamo subito una terribile tragedia. Come voi, voglio risposte" ha detto Dabadie Like you, I am demanding answers." Entrambi gli agenti indossavano una body-camera, voluta da diverse città dopo gli episodi di violenza degli anni scorsi, e anche la loro auto è fornita di una telecamera che dovrebbe avere ripreso i fatti. La polizia di Baton Rouge ha detto che le body camera sono cadute durante la colluttazione, ma hanno continuato a riprendere. "Il firmato non è buono come speravamo, durante l'alterco si sono spostate, ma sono rimaste attive e hanno continuato a riprendere" ha detto il tenente di polizia Johnny Dunham.
Sterling era stato arrestato altre
volte. Nel 2000 era stato accusato di violenza sessuale su una
minorenne. Negli anni '90 era stato accusato di diversi crimini
minori: danni a proprietà, violazione di domicilio, possesso di
marijuana, possesso illegale di armi. Un'analisi svolta da Vox
sui dati dell'Fbi mostra come la polizia uccida afroamericani in
modo sproporzionato rispetto agli altri cittadini americani. Nel
2012 i neri rappresentavano il 31% delle persone uccise o ferite
dalla polizia, anche se rappresentano il 13% della popolazione
totale degli Stati Uniti. I minorenni afroamericani hanno 21
possibilità in più di un giovane bianco di essere uccisi dalla
polizia, stando ai dati raccolti tra il 2010 e il 2012 dall'Fbi
ed elaborati da ProPublica.
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