FUGA DALLE METROPOLI
«Vado a vivere in montagna». Boom di traslochi
Sono 302 le adesioni al bando della Regione Piemonte che offre da 10.000 a 40.000 per trasferirsi nei borghi

Lasciare la città per trasferirsi, con tanto di incentivo economico, nei paesi e nei piccoli centri montani. Ha riscosso un grande successo il bando della Regione Piemonte “Vado a vivere in montagna” che offre incentivi a chi vuole trasferirsi, appunto, da una città italiana in uno dei piccoli paesi delle montagne piemontesi: in tutto sono state giudicate ammissibili al finanziamento ben 302 domande (su 571 pervenute), che riceveranno un contributo complessivo di oltre 10 milioni di euro.
Il bando ha riscosso una forte adesione dai cittadini non solo del Piemonte, ma anche di territori confinanti come la Lombardia e la Liguria. Richieste sono arrivate anche da Lazio, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Sardegna, Puglia, Calabria, Sicilia ed Abruzzo.
Lo spirito dell’iniziativa era chiaro: contrastare lo spopolamento delle vallate alpine e agevolare le persone o le famiglie alla ricerca di una vita dai ritmi più lenti, a contatto con la natura, in cui magari iniziare una nuova attività o continuare il proprio lavoro in smart.
Ma vediamo alcuni dati. Gli ammessi al finanziamento riceveranno, come si diceva, un contributo che varia da un minimo di 10.000 ad un massimo di 40.000 euro; la maggior parte delle domande ammesse arrivano da cittadini del Piemonte (249), seguiti da Lombardia (38) e Liguria (10); per quanto le destinazioni su base provinciale, 116 domande sono relative a Torino, 79 a Cuneo, 42 a Biella, 25 ad Alessandria, 21 al Vco, 11 a Vercelli-Valsesia, 5 a Novara, 3 ad Asti; La maggior parte dei richiedenti ammessi (164) è nata tra il 1980 ed il 1989 (164), mentre 75 sono nati tra il 1990 ed il 1999.
Per restare nel Verbano Cusio Ossola: 4 sono le domande per andare ad abitare ad Arizzano; 3 per Calasca Castiglione, 2 per Antrona Schieranco, Bannio Anzino e Aurano, Ornavasso e Ghiffa; una infine per Baveno, Bognanco, Intragna e Premeno. In provincia di Novara, premiato l’Alto Vergante: 2 domande per Armeno e altrettante per Nebbiuno e una per Massino Visconti.
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